L’Herpes zoster, comunemente chiamato fuoco di Sant’Antonio (o fiamme di Satana), è una patologia virale a carico della cute e delle terminazioni nervose. Responsabile della malattia è lo stesso virus che provoca la varicella. La sua caratteristica è quella di rimanere annidato nell’organismo dormiente nei gangli sensoriali delle radici dorsali del midollo dopo la guarigione della varicella. Le parti del corpo più colpite dal virus sono il torace, il viso, gli arti.
La manifestazione clinica si può dividere in tre fasi.
Fase pre-eruttiva (nevralgia pre erpetica)
Questa fase è caratterizzata da sensazioni cutanee insolite o dolore all’interno del dermatomero interessato che preannuncia l’insorgenza di lesioni entro 2-3 giorni. Durante questo periodo, i pazienti possono anche sperimentare altri sintomi come malessere, mialgia, cefalea e febbre.
Fase eruttiva (3-10 giorni)
Le lesioni iniziano come macule eritematose e papule che si sviluppano rapidamente in vescicole. Le eruzione vescicolari progrediscono, si rompono, rilasciano il loro contenuto, si seccano con la formazione di croste. La sintomatologia e le lesioni cutanee si risolvono oltre i 10-15 giorni. Il paziente rimane infetto fino al momento della formazione delle croste.
Fase cronica (nevralgia posterpetica oltre 10 giorni)
Dopo la guarigione, in alcuni casi, può presentarsi un danneggiamento delle fibre dei nervi sensitivi che sviluppa la nevralgia post-erpetica. La sindrome del dolore neuropatico può causare notevole sofferenza per mesi e/o anni ed è spesso refrattaria ai comuni trattamenti antidolorifici ed antinfiammatori.
Anna Maria Pescatore