Nei Libri Iurium(Raccolta di libri e manoscritti che i comuni più importanti conservano, A Genova sono custoditi nell’ archivio storico di Palazzo Ducale) della Repubblica di Genova è riportato un documento dell’anno 1139 nel quale, per la prima volta, viene ufficialmente citato il nostro borgo (e, stando alle mansioni che doveva svolgere, era già saldamente costituito e popolato).
La famosa frase “Homines Sancti Petri Arenæ qui soliti sunt facere guardiam, debent ” la dice lunga: il nome è nato staccato, specificando separatamente il personaggio ed il luogo.
Nel tempo, con piccole varianti di sancto, oppure Petro, oppure de arene, per secoli è sempre stato scritto separato. Sull’ intestazione di documenti comunali ufficiali d’archivio, sull’architrave del portone del Comune in via San Pier d’Arena, sulla targa stradale, il nome è scritto sempre separato.
D’altra parte, abbiamo riproduzioni di scrittori importanti, i quali riportano il nome tutto attaccato ,per esempio, così è riportato dall’illustre geografo Accinelli, nell’Atlante Ligustico ,della seconda metà del 1700, (quando scrive che “Sampierdarena… è il più sontuoso borgo di tutta l’Italia”). Ciò comporta la regola di grammatica italiana, della m avanti alla p; sarà corretta, ma snatura il nome!
Autore
Luca Sala