Perché le fibre ottiche funzionano - page 2

Note di laboratorio
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Anna Maria pescatore MD - MSc
La legge di Snell stabilisce che, nel passaggio fra mezzi diversi, la luce subisce un
cambiamento di direzione secondo la relazione:
n
1
sin (θ
1
) = n
2
sin (θ
2
)
dove n
1
e n
2
sono gli indici di rifrazione rispettivamente del primo e del secondo mezzo,
mentre θ
1
è l’angolo di incidenza e θ
2
è l’angolo di rifrazione, θ
3
è l’angolo di riflessione
uguale all’angolo di incidenza (θ
1
= θ
3
)
Si noti che nel caso θ
1
= 0° (ovvero il raggio risulta perpendicolare all'interfaccia) la
soluzione è θ
2
= 0° per qualunque valore di
n
1
e
n
2
. In altri termini:
un raggio che entra in un mezzo in modo perpendicolare alla sua superficie non
viene mai deviato.
Una regola di carattere qualitativo per determinare la direzione della rifrazione:
il raggio luminoso è sempre più vicino alla normale dal lato del mezzo più denso.
La legge di Snell è valida in generale solo per mezzi isotropi come il vetro. Nel caso di
mezzi anisotropi (ad esempio alcuni cristalli) può innescarsi il fenomeno della
n
1
n
2
Θ
1
Θ
2
Θ
3
Raggio
riflesso
Raggio
rifratto
Raggio
incidente
1 3,4,5,6,7
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