Note di laboratorio
Anna Maria Pescatore MD - MSc
Perché le fibre ottiche funzionano
Anna Maria Pescatore MD – MSc, Genova Via Buranello 32 - Italy
Se un raggio luminoso incide sulla superficie di separazione di due mezzi tra loro diversi
esso si divide in due parti:
un primo raggio si riflette indietro nel primo mezzo; questo fenomeno viene
chiamato riflessione;
un secondo raggio entra nel secondo mezzo; questo fenomeno viene chiamato
rifrazione.
Le leggi che governano i due fenomeni possono essere riassunte nel modo seguente:
Leggi della riflessione
Raggio incidente, raggio riflesso e normale alla superficie di separazione nel punto
di incidenza giacciono nello stesso piano.
L'angolo di incidenza e l'angolo di riflessione sono uguali.
Leggi della rifrazione
Raggio incidente, raggio rifratto e normale alla superficie di separazione nel punto
di incidenza giacciono nello stesso piano;
Si definisce infine
indice di rifrazione
n
il rapporto tra la velocità della luce nel vuoto e la
velocità della luce nel mezzo.
Legge di Snell
Storicamente questa legge è documentata in un manoscritto del matematico arabo Ibn
Sahl. Successivamente nel 1602 Thomas Harriot la riscoprì (però non rese pubblica la
scoperta). Willerbrord Snell la riscoprì nuovamente nel 1621, ma rimase inedita fino alla
sua morte. Infine René Descartes derivò nuovamente la legge in altri modi nel 1637.
Ancora oggi in Francia la legge di Snell è chiamata “di Descartes” o “di Snell-Descartes”.
SOMMARIO
Per capire il motivo per il quale un raggio laser si propaga in una fibra ottica
occorre analizzare come la luce si propaga quando attraversa due corpi diversi