ALLEGATO XVIII
VIABILITA’ NEI CANTIERI, PONTEGGI E TRASPORTO DEI MATERIALI
D.lgs. 9 Aprile 2008, n. 81 - Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro - Allegati
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b)
il modulo di resistenza degli elementi dell’impalcato relativo sia superiore a 1,5 volte quello risultante
dall’impiego di tavole poggianti su traversi disposti ad una distanza reciproca di m 1,20 e aventi spessore e
larghezza rispettivamente di cm 4 e di cm 20. Tale maggiore modulo di resistenza può essere ottenuto mediante
impiego, sia di elementi d’impalcato di dimensioni idonee, quali tavole di spessore e di larghezza rispettivamente
non minore di 4 x 30 cm ovvero di 5 x 20 cm, sia di elementi d’impalcato compositi aventi caratteristiche di
resistenza adeguata.
2.1.4. Intavolati
2.1.4.1. Le tavole costituenti il piano di calpestio di ponti, passerelle, andatoie ed impalcati di servizio devono avere
le fibre con andamento parallelo all’asse, spessore adeguato al carico da sopportare ed in ogni caso non minore di
4 centimetri, e larghezza non minore di 20 centimetri. Le tavole stesse non devono avere nodi passanti che
riducano più del dieci per cento la sezione di resistenza.
2.1.4.2. Le tavole non devono presentare parti a sbalzo e devono poggiare almeno su tre traversi, le loro estremità
devono essere sovrapposte, in corrispondenza sempre di un traverso, per non meno di 40 centimetri.
2.1.4.3. Le tavole devono essere assicurate contro gli spostamenti e ben accostate tra loro e all’opera in
costruzione; è tuttavia consentito un distacco dalla muratura non superiore a 20 centimetri soltanto per la
esecuzione di lavori in finitura.
2.1.4.4. Le tavole esterne devono essere a contatto dei montanti.
2.1.5. Parapetti
2.1.5.1. Il parapetto di cui all
è costituito da uno o più correnti paralleli all’intavolato, il cui margine
superiore sia posto a non meno di 1 metro dal piano di calpestio, e di tavola fermapiede alta non meno di 20
centimetri, messa di costa e poggiante sul piano di calpestio.
2.1.5.2. Correnti e tavola fermapiede non devono lasciare una luce, in senso verticale, maggiore di 60 centimetri.
2.1.5.3. Sia i correnti che la tavola fermapiede devono essere applicati dalla parte interna dei montanti.
2.1.5.4. E’ considerata equivalente al parapetto definito ai
qualsiasi protezione, realizzante
condizioni di sicurezza contro la caduta verso i lati aperti non inferiori a quelle presentate dal parapetto stesso.
2.1.6. Ponti a sbalzo
2.1.6.1. Per il ponte a sbalzo in legno di cui al
devono essere osservate le seguenti norme:
a)
l’intavolato deve essere composto con tavole a stretto contatto, senza interstizi che lascino passare materiali
minuti, e il parapetto del ponte deve essere pieno; quest’ultimo può essere limitato al solo ponte inferiore nel
caso di più ponti sovrapposti;
b)
l’intavolato non deve avere larghezza utile maggiore di metri 1,20;
c)
i traversi di sostegno dell’impalcato devono essere solidamente ancorati all’interno a parte stabile dell’edificio
ricorrendo eventualmente all’impiego di saettoni; non è consentito l’uso di contrappesi come ancoraggio dei
traversi, salvo che non sia possibile provvedere altrimenti;
d)
i traversi devono poggiare su strutture e materiali resistenti;
e)
le parti interne dei traversi devono essere collegate rigidamente fra di loro con due robusti correnti, di cui uno
applicato contro il lato interno del muro o dei pilastri e l’altro alle estremità dei traversi in modo da impedire
qualsiasi spostamento.
2.1.7. Mensole metalliche
2.1.7.1. Nei ponteggi a sbalzo possono essere usati sistemi di mensole metalliche, purché gli elementi fissi portanti
siano applicati alla costruzione con bulloni passanti trattenuti dalla parte interna da dadi e controdadi su piastra o
da chiavella oppure con altri dispositivi che offrano equivalente resistenza.
2.2. Ponteggi in altro materiale
2.2.1. Caratteristiche di resistenza
2.2.1.1. Gli elementi costituenti il ponteggio devono avere carico di sicurezza non minore di quello indicato
nell’autorizzazione ministeriale prevista al
2.2.1.2. L’estremità inferiore del montante deve essere sostenuta dalla piastra di base, di adeguate dimensioni,
corredata da elementi di ripartizione del carico trasmesso dai montanti aventi dimensioni e caratteristiche adeguate
ai carichi da trasmettere ed alla consistenza dei piani di posa. La piastra deve avere un dispositivo di collegamento
col montante atto a regolare il centraggio del carico su di essa.
2.2.1.3. I ponteggi devono essere controventati opportunamente sia in senso longitudinale che trasversale; è
ammessa deroga alla controventatura trasversale a condizione che i collegamenti realizzino una adeguata
rigidezza angolare. Ogni controvento deve resistere a trazione e a compressione.
2.2.1.4. A giunto serrato, le due ganasce non devono essere a contatto dalla parte del bullone.