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INTERAZIONE LASER-TESSUTI
Per parlare dell’utilizzo dei laser in campo sanitario dobbiamo per prima cosa considerare
l’interazione radiazione materia dove per ‘materia’ intendiamo i tessuti organici umani.
Lo studio dell’interazione laser-tessuti si basa sulla conoscenza del mezzo di propagazione della
luce e quindi sull’assorbimento e la trasmissione della radiazione.
La tipologia dell’interazione cambia notevolmente al variare dei parametri del dispositivo laser e a
seconda di come l’energia della radiazione sia convertita a livello biomolecolare.
Sappiamo che in generale un laser può lavorare in un certo range spettrale e in varie modalità
(continua, superimpulsata, impulsata): tali differenze di funzionamento stanno alla base del diverso
uso che si può fare dei dispositivi laser.
Prima di analizzare singolarmente i vari tipi d’interazione dobbiamo considerare altri parametri che
concorrono alla propagazione della luce nei tessuti umani come i coefficienti di trasmissione e
assorbimento della radiazione a seconda del tessuto interessato e a seconda della zona da irradiare
(selettività dell’interazione); tali parametri determinano inoltre la profondità di penetrazione della
radiazione che si rivela di fondamentale importanza per gli interventi più delicati e selettivi.
Riassumendo il tutto possiamo dire che i parametri fondamentali per lo studio dell’interazione laser-
tessuti sono:
-lunghezza d’onda della radiazione
-intensità della radiazione
-tempo di esposizione
-coefficienti di assorbimento e trasmissione nei tessuti
-profondità di penetrazione della radiazione
Iniziamo con il considerare la durata dell’esposizione dei tessuti umani alla radiazione laser
(indipendentemente dalla frequenza); a seconda della durata di tale esposizione (a parità di flusso di
energia erogata che è dell’ordine 1-1000J/cm
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) si ha un effetto interattivo differente. In medicina si
utilizza la “mappa d’interazione medica” (Fig.1) che classifica i modi di utilizzo dei laser in base
alla durata dell’esposizione e all’intensità erogata.
In base a tale grafico possiamo classificare le modalità d’interazione in:
-interazione termica
-interazione fotochimica
-interazione fotoablativa
-interazione elettromeccanica