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Figura 2 Assorbimento dell'acqua
Figura 3 Assorbimenti di varie sostanze
Un ruolo importantissimo nello studio dell’interzione termica è rivestito dall’acqua che è presente
abbondantemente in quasi tutti i tessuti biologici. Essa ha un picco di assorbimento intorno ai
3000 nm e un ottimo assorbimento in tutto l’infrarosso. Per sfruttare tale assorbimento si utilizzano
laser a CO
2
(10600 nm) o Nd:YAG (1064 nm). Il primo ha uno spiccato effetto “bisturi” ed è
utilizzato per incidere i tessuti con incredibile precisione e minimo danno; infatti l’effetto termico,
oltre a permettere l’utilizzo del laser in luogo del tradizionale bisturi, possiede un effetto
emostaticizzante nei confronti dei piccoli vasi sanguigni che consente di effettuare interventi più
puliti e meno invasivi.
Il secondo ha una profondità di penetrazione più elevata che va oltre il centinaio di
m
m (mentre per
il CO
2
è di circa 20-30
m
m) ed è quindi in grado di agire in profondità nei tessuti connettivi; tale
laser viene inoltre impiegato per la distruzione tramite vaporizzazione di alcuni tumori (infatti il
laser Nd:YAG a questa lunghezza d’onda può sfruttare grosse erogazioni di potenza che vanno fino
a 100W).