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Box 1: Effetti dei cambiamenti climatici sulla salute umana
Paesi industrializzati
Aumento dei decessi e delle malattie causate dagli eventi climatici estremi quali
precipitazioni intense, inondazioni, uragani, incendi e siccità. Aumento della popolazione
suscettibile a causa dell’invecchiamento.
Effetti del caldo e delle ondate di calore sulla salute in particolare in alcuni sottogruppi di
popolazione a maggior rischio (anziani, persone affette da malattie croniche, persone di
basso livello socio-economico, persone con condizioni abitative disagiate) (Meehl et al.
2007).
Anticipazione della stagione dei pollini nell’Emisfero Nord, con concomitante incremento
delle malattie allergiche causate dai pollini, come la rinite allergica.
Deterioramento della qualità dell’aria in risposta ai cambiamenti climatici, con conseguente
aumento del numero di decessi e patologie attribuibili agli inquinanti atmosferici, in
particolare, all’ozono, la cui formazione dipende in gran parte dai livelli di temperatura e
umidità (Ayres et al. 2009).
Cambiamenti nella distribuzione spaziale, nell’intensità e stagionalità delle epidemie di
malattie infettive (es. meningite meningococcica), delle malattie trasmesse da vettori (es.
malaria e Dengue), delle tossinfezioni alimentari (es. salmonellosi) e aumento delle
“fioriture” di alghe che producono tossine.
Impatto dello scioglimento dei ghiacciai sulle comunità montane e successiva riduzione
delle riserve di acqua potabile in alcune regioni.
Paesi in via di sviluppo
L’innalzamento delle temperature sarà associato a siccità, con decremento dei raccolti
agricoli e aggravamento della malnutrizione della popolazione, in particolare nelle regioni
africane la cui economia è prevalentemente basata sull’agricoltura. Insieme all’aumento
demografico della popolazione, le condizioni ambientali sfavorevoli porteranno ad un
aumento dei conflitti territoriali dovuto a spostamenti delle popolazioni.
Una urbanizzazione rapida e non pianificata in alcune regioni porterà più probabilmente a
situazioni di carenza di acqua, con conseguente difficoltà nel controllare i serbatoi ed i
vettori di malattie infettive. Maggiore vulnerabilità agli eventi climatici estremi delle
popolazioni con condizioni abitative disagiate che vivono in aree densamente urbanizzate.
Maggiore vulnerabilità delle popolazioni che vivono nelle regioni costiere a bassa altitudine
a causa dell’infiltrazione di acqua salata nelle riserve di acqua dolce, di allagamenti ed
inondazioni con conseguenti spostamenti delle popolazioni, in particolare nelle regioni
densamente abitate (es. Bangladesh).
Maggiore vulnerabilità delle comunità che vivono nell’Artico a causa delle condizioni
ambientali instabili per lo scioglimento dei ghiacciai, per cambiamenti nella dieta
influenzata dalla migrazione e distribuzione degli animali, per il possibile incremento della
concentrazione di metilmercurio nei pesci e nei mammiferi marini con conseguente
trasferimento all’uomo.
Riduzione delle malattie e dei decessi associati al freddo a causa dell’incremento delle
temperature
.
Nei Paesi industrializzati, uno dei principali rischi per la salute associato ai
cambiamenti climatici è rappresentato dall’aumento della frequenza e dell’intensità di
episodi di ondate di calore che, insieme al progressivo invecchiamento della
popolazione, aumenteranno il carico di decessi e di patologie nelle fasce più
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