5-2
6-2
Filtro medio, generico raccomandato per la maggior parte degli usi
5-2,5
6-2,5
Filtro scuro, utilizzato generalmente in Europa centrale
5-3,1
6-3,1
Filtro molto scuro, utilizzato ai tropici ed ai sub-tropici, per l’osservazione del cielo, in alta montagna,
zone innevate, zone d’acqua luminose, pianure sabbiose, cave di gesso e calcare
5-4,1
6-4,1
Filtro estremamente scuro, da utilizzasi solo in condizioni di forte luminosità, non adatto per la guida
Il numero di scala dei filtri per la protezione dalle
radiazioni infrarosse
è formato dal numero di codice
4
e dal numero
di graduazione relativo al filtro uniti da un trattino
.
La norma UNI EN 171 di riferimento individua 13 livelli protettivi
con numeri di graduazione che vanno dall’1.2 al 10; a livello protettivo maggiore corrisponde una minor trasmissione
nel campo dell’infrarosso e contemporaneamente anche una minor trasmissione luminosa.
Poiché l’emissione di raggi infrarossi avviene tipicamente in presenza di lavorazioni ed impianti di fusione la norma
tecnica fornisce indicazioni per la scelta del livello protettivo in base alla temperatura di fusione dei solidi in
lavorazione, come riportando nella
Tabella A6-C
a seguito
.
Dove il problema da radiazioni infrarosse è associato a una forte emissione di calore (come nelle fonderie e nelle
lavorazioni del vetro) o quando l’esposizione è prolungata, è raccomandato l’uso di filtri con riflettanza maggiore nel
campo dell’infrarosso al fine di aumentare la confortevolezza del portatore in quanto questo trattamento provoca un
minor aumento della temperatura. Questi filtri sono marcati “Numero di scala – R”.
Per i processi lavorativi nei quali il riconoscimento dei colori è importante è raccomandato l’utilizzo di filtri per
infrarossi con capacità superiore di riconoscimento dei colori che sono marcati “4C-Numero di graduazione”.
Tabella A6-C
Numero
di scala
Applicazione tipica in termini di fonti di
temperatura media [°C]
Numero
di scala
Applicazione tipica in termini di fonti di
temperatura media [°C]
4 – 1.2
Fino a 1.050
4 – 5
1.390
4 – 1.4
1.070
4 – 6
1.510
4 – 1.7
1.090
4 – 7
1.650
4 – 2
1.110
4 – 8
1.810
4 – 2,5
1.150
4 – 9
1990
4 – 3
1.190
4 – 10
2.220
4 – 4
1.290
I dispositivi di protezione utilizzati nelle
operazioni di saldatura
sono schermi (ripari facciali) e maschere (entrambi
rispondenti a specifici requisiti di adattabilità, sicurezza ed ergonomicità), con filtri a graduazione singola, a numero di
scala doppio o commutabile (quest’ultimo per es. a cristalli liquidi).
I filtri per i processi di saldatura devono fornire protezione sia da raggi ultravioletti che infrarossi che da radiazioni
visibili.
Il numero di scala dei filtri destinati a proteggere i lavoratori dall’esposizione alle radiazioni durante le operazioni di
saldatura e tecniche simili è formato solo dal numero di graduazione corrispondente al filtro, mentre manca il numero di
codice, che invece è presente invece negli altri filtri prima descritti. In funzione del fattore di trasmissione dei filtri, la
norma UNI EN 169 prevede 19 numeri di graduazione.
Per individuare il corretto numero di scala dei filtri, è necessario considerare prioritariamente:
•
per la saldatura a gas, saldo-brasatura e ossitaglio: la portata di gas ai cannelli;
•
per la saldatura ad arco, il taglio ad arco e al plasma jet: l’intensità della corrente.
Ulteriori fattori da tenere in considerazione sono:
•
la distanza dell’operatore rispetto all’arco o alla fiamma; se l’operatore è molto vicino può essere necessario una
graduazione maggiore;
•
l’illuminazione locale dell’ambiente di lavoro;
•
le caratteristiche individuali.
Tra la saldatura a gas e quella ad arco vi sono, inoltre, differenti livelli di esposizione al calore: con la prima si
raggiungono temperature della fiamma che vanno dai 2500 °C ai 3000 °C circa, mentre con la seconda si va dai 3000
°C ai 6000 °C fino ai 10.000 °C tipici della saldatura al plasma.
Per aiutare la scelta del livello protettivo, la norma tecnica riporta alcune indicazioni sul numero di scala da utilizzarsi
(vedi
Tabelle A6-D
,
A6-E
e
A6-F
)
. Esse si basano su condizioni medie di lavoro dove la distanza dell’occhio del saldatore dal
metallo fuso è di circa 50 cm e l’illuminazione media dell’ambiente di lavoro è di circa 100 lx.
Tanto è maggiore il numero di scala tanto superiore è il livello di protezione dalle radiazioni che si formano durante le
operazioni di saldatura e tecniche connesse.