A
LLEGATO
2
L
ETTINI ABBRONZANTI E LAMPADE
UV
PER USO ESTETICO
La norma armonizzata in vigore che regola l’uso dei lettini abbronzanti e delle lampade UV per uso estetico è la CEI
EN 60335-2-27 (quarta edizione luglio 2005) con gli emendamenti CEI EN 60335-2-27/A1 (2009) e CEI EN 60335-2-
27/A2 (2009), che deve essere utilizzata congiuntamente alla norma CEI EN 60335-1 “Sicurezza degli apparecchi
elettrici d’uso domestico e similare – Sicurezza – Parte 1: Norme generali” (2008).
Tale norma prescrive che gli apparecchi UV siano classificati dal costruttore in uno dei seguenti 4 tipi, che devono
riportare l’indicatore del numero appropriato del tipo di apparecchio nella seguente forma: “
UV di tipo X”
, dove
X
è
uno dei seguenti numeri:
Tipo 1: Effetto biologico prodotto dalle radiazioni con lunghezze d’onda superiori a 320 nm. Irradianza relativamente
elevata da 320 nm a 400 nm. Sono destinati ad essere usati nei centri di abbronzatura, sotto la supervisione di
persone adeguatamente addestrate.
Tipo 2: Effetto biologico prodotto dalle radiazioni con lunghezze d’onda sia inferiori che superiori a 320 nm. Irradianza
relativamente elevata da 320 nm a 400 nm. Sono destinati ad essere usati nei centri di abbronzatura, sotto la
supervisione di persone adeguatamente addestrate.
Tipo 3: Effetto biologico prodotto dalle radiazioni con lunghezze d’onda sia inferiori che superiori a 320 nm. Irradianza
limitata nell’intera banda UV. Possono essere usate da persone non specializzate.
Tipo 4: Effetto biologico prodotto dalle radiazioni con lunghezze d’onda inferiori a 320 nm. Sono destinati ad essere
usati nei centri di abbronzatura, sotto la supervisione di persone adeguatamente addestrate, e seguendo le
avvertenze mediche.
I limiti dell’irradianza efficace eritemale per i differenti tipi di apparecchi UV sono riportati nella seguente Tabella.
Tabella A2
Tipo di apparecchio UV
Irradianza efficace eritemale (W/m
2
)
250 nm <
λ
< 320 nm
320 nm <
λ
< 400 nm
1
< 0,0005
≥
0,15
2
da 0,0005 a 0,15
≥
0,15
3
< 0,15
< 0,15
4
≥
0,15
< 0,15
λ
è la lunghezza d’onda della radiazione
Gli apparecchi UV devono riportare un avvertimento che abbia il seguente significato:
Attenzione: le radiazioni ultraviolette possono danneggiare gli occhi e la pelle. Leggere attentamente le
istruzioni. Portare gli occhiali di protezione.
Certi farmaci o cosmetici possono aumentare la sensibilità.
Gli apparecchi UV la cui luminanza sia superiore a 100.000. cd/m
2
devono riportare un avvertimento che abbia
il seguente significato: “Attenzione: luce intensa. Non fissare l’emettitore”.
Gli apparecchi UV di tipo 4 devono riportare la segnalazione “da usare solo seguendo le avvertenze mediche”.
Per quanto riguarda questa ultima tipologia di apparecchi, si richiama quanto espresso nel documento ICNIRP
“Problemi sanitari connessi con l'uso di apparecchiature abbronzanti per scopi cosmetici” tradotto in Italiano
dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e consultabile al sito:
“
Le apparecchiature
di tipo 4
, caratterizzate da elevati livelli di emissioni nella regione UVB (280÷315
nm) devono essere usate su prescrizione del medico e non a scopo abbronzante, principalmente a causa
della ben nota associazione tra UVB e tumori della pelle
”.
Inoltre la norma CEI EN 60335-2-27/A2 (2009), che integra le precedenti edizioni del 2005 e 2009, prescrive al punto
32.101:
“
Gli apparecchi non devono presentare un pericolo tossico o analogo. Gli apparecchi che hanno degli
emettitori UV non devono emettere radiazioni che abbiano un’irradiazione efficace totale superiore a 0.3
W/m
2
, ponderata conformemente allo spettro d’azione dell’eritema
”.