Decreto legislatico 81/2008 - page 78

i soggetti affetti da alterazioni dell’iride (colobomi, aniridie) e della pupilla (midriasi, pupilla
tonica);
i soggetti portatori di drusen (corpi colloidi) per esposizioni a luce blu;
lavoratori che abbiano lesioni cutanee maligne o pre-maligne, per esposizioni a radiazioni UV;
lavoratori affetti da patologie cutanee fotoindotte o fotoaggravate, per esposizioni a radiazioni
UV e IR;
lavoratori affetti da xeroderma pigmentosus, per esposizioni a radiazioni UV;
soggetti epilettici per esposizioni a luce visibile di tipo intermittente, cioè tra i 15 e i 25 flash al
secondo.
Ai fini della sorveglianza sanitaria devono essere cautelativamente considerati particolarmente
sensibili al danno retinico di natura fotochimica i lavoratori che hanno subito un impianto IOL
(Intra Ocular Lens; “cristallino artificiale”), in particolare se esposti a radiazioni tra 300 nm e 550
nm,.
Maggiori approfondimenti al merito potranno essere desunti dalle informazioni reperibili nella
letteratura medica specialistica.
5.25 – Qual è il ruolo della segnaletica e della delimitazione delle aree?
Ai sensi dell’art. 217, comma 2, del DLgs.81/2008 (ma anche dell’Allegato XXV, punti 3.2 e 3.3,
richiamati dall’art.163 dello stesso Decreto), la segnaletica di identificazione della presenza di ROA
entra in gioco nel caso di un’area in cui i lavoratori o le persone del pubblico possono essere esposti
a rischi. In tal caso l’area va indicata tramite segnaletica e l’accesso alla stessa va limitato laddove
ciò sia tecnicamente possibile e sussista un rischio di superamento dei valori limite di esposizione.
Nel caso delle radiazioni ottiche non coerenti, mancando uno specifico cartello di avvertimento, in
attesa di chiarimenti normativi, si fornisce l’indicazione di utilizzare quello previsto per la
marcatura delle macchine che emettono ROA non coerenti ai sensi della norma EN 12198, come
riportato in
Figura 25.1
.
Nel caso in cui all’interno dell’area sia necessario l’utilizzo di DPI, quali ad esempio gli occhiali,
all’ingresso deve essere esposto l’apposito segnale di prescrizione, ad esempio quello indicato nella
Figura 25.2
.
Figura 25.1
Figura 25.2
Nel caso di radiazione laser la segnaletica di identificazione della presenza di Zona Laser
Controllata (ZLC) si trova nella norma CEI EN 60825-1:2009 in cui si richiede che agli accessi
delle aree che contengono apparecchi laser di Classe 3B e Classe 4 siano affissi segnali di
avvertimento indicanti la presenza di un laser con indicata la classe di appartenenza (vedi
Figura
25.3
e
25.4)
.
Nel caso in cui all’interno della ZLC sia necessario l’utilizzo di DPI, quali ad esempio gli occhiali,
all’ingresso deve essere esposto l’apposito segnale di prescrizione che nell’esempio fatto è ancora
quello indicato nella
Figura 25.2
.
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