5.16 - Come interpretare i valori limite presenti nelle tabelle dell’Allegato XXXVII del
DLgs.81/2008 ?
I valori limite di esposizione alle radiazioni ottiche sono correlati direttamente ai possibili effetti
sulla salute che sono stati accertati nelle esperienze lavorative sulla base di considerazioni di natura
prettamente biologica: il rispetto di questi limiti fornisce un elevato livello di protezione della salute
per i lavoratori esposti. Questi valori limite permettono anche di valutare il tempo massimo di
permanenza in un ambiente ove sia possibile una esposizione, misurabile o calcolabile, a radiazioni
non coerenti o laser senza subire danni alla salute.
Per i danni a lungo termine si rimanda per un maggiore approfondimento all’
A
LLEGATO
3
.
A differenza di quanto avviene per i campi elettromagnetici e per le radiazioni ionizzanti, per le
ROA non esistono ulteriori livelli di protezione per la popolazione.
I VLE per le radiazioni non coerenti emesse da sorgenti artificiali sono riportati nell'Allegato
XXXVII-Parte I quelle delle radiazioni laser nell'Allegato XXXVII-Parte II. Le formule e i
parametri da utilizzare per la valutazione dell’esposizione dipendono dall’intervallo di lunghezza
d’onda in cui si colloca lo spettro della radiazione emessa dalla sorgente, dalle caratteristiche di
emissione e da quelle di esposizione. I risultati delle valutazioni dell’esposizione devono essere poi
confrontati con i corrispondenti valori limite delle grandezze radiometriche considerate e indicati
negli allegati citati.
Per una determinata sorgente di radiazioni ottiche possono essere pertinenti differenti valori limite
di esposizione che in questo caso devono essere tutti rispettati contemporaneamente.
5.17 – Quali sono le tipologie degli strumenti di misura e qual è la periodicità della taratura ?
La strumentazione per la misura delle grandezze fisiche relative alle ROA non coerenti (irradianza
efficace, radianza efficace, esposizione radiante efficace) deve essere in grado di acquisire la
distribuzione spettrale della potenza irradiata da una sorgente (o ricevuta da una superficie) oppure
le corrispondenti grandezze integrate nell’intervallo spettrale pertinente alla grandezza efficace da
misurare. Nel primo caso la strumentazione sarà costituita da uno spettroradiometro; nel secondo,
da un radiometro a larga banda. Tali strumenti dovranno essere dotati di un’opportuna ottica di
raccolta delle radiazioni: un correttore di coseno o una sfera integratrice qualora si debbano fare
misure di irradianza, un’ottica telescopica o un’ottica priva di lenti, ma dotata di diaframmi circolari
che delimitino il campo di vista, nel caso si effettuino misure di radianza. Queste ottiche potranno
essere solidali con lo spettroradiometro (o con la sonda del radiometro) o collegate allo strumento
(rivelatore) mediante ottiche di collimazione e/o fibre ottiche. Le misure di esposizione radiante si
otterranno integrando (off-line) per la durata dell’esposizione il dato di irradianza efficace, oppure
verranno fornite automaticamente dalla strumentazione (dosimetro elettronico). Le sonde dei
radiometri dovranno inoltre essere equipaggiate di filtri che riproducano la risposta spettrale dei
pertinenti spettri d’azione così come definiti nell’Allegato XXXVII, parte I del DLgs.81/2008.
Gli spettroradiometri e i radiometri sono utilizzabili per tutto l’intervallo spettrale delle radiazioni
ottiche, salvo il diverso tipo di sensore che equipaggerà lo strumento. In generale i sensori sensibili
nel visibile potranno operare utilmente anche nell’UV, mentre i sensori sensibili alla radiazione IR
si basano su una tecnologia diversa.
Sono molto apprezzati per le loro dimensioni compatte, la loro relativa economicità, la versatilità e
facilità d’uso, gli spettroradiometri compatti a CCD (Charge Couplet Device).
Nel campo della radiazione laser, la strumentazione utilizzata per le misure della potenza e
dell’energia della radiazione deve rispondere ad una serie di specifiche fissate nelle norme di buona
tecnica, ed in particolare nella norma CEI 76-3 (CEI EN 61040).
Occorre poi ricordare che nel campo della radiazione ottica coerente, le misurazioni, oltre che per
definire i livelli di esposizione, si effettuano anche per stabilire le misure di prevenzione e
protezione (es.: caratteristiche degli schermi, dei DPI ecc.) o assumono un carattere di controllo di