Lampade per usi particolari
eccetto lampade classificate
nel gruppo “Esente”
Media – Elevata
Si tratta di lampade fluorescenti non per illuminazione
generale quali quelle utilizzate in acquari e terrari.
Queste lampade presentano elevate irradianze UVB che
possono portare a sovraesposizioni in pochi minuti,
soprattutto a distanze ravvicinate.
Lampade per uso generale e
lampade speciali classificate
nei gruppi 1,2,3 ai sensi della
norma CEI EN 62471:2009
Bassa-Media-Elevata
in relazione alla
classificazione
Inclusi sistemi LED
Corpi incandescenti quali
metallo o vetro fuso, ad
esempio nei crogiuoli dei forni
di
fusione
con
corpo
incandescente a vista e loro
lavorazione
Elevata–Molto
elevata
Nel corso della colata e in prossimità dei crogiuoli le
esposizioni a IRB-IRC possono superare i valori limite per
tempi di esposizione dell’ordine di pochi secondi.
Riscaldatori
radiativi
a
lampade
Medio-basso
Emissioni di radiazioni infrarosse potenzialmente superiori
ai valori limite
Apparecchiature con sorgenti
IPL per uso medico o estetico
Elevata-Molto
elevata
Emissioni di radiazioni ottiche potenzialmente molto
superiori ai valori limite anche per pochi secondi
Per quanto riguarda la radiazione laser, tutte le apparecchiature che emettono radiazione ottica
coerente classificate nelle classi 1M, 2M 3R, 3B e 4 (nella nuova classificazione) o nelle classi 3A,
3B e 4 (nella vecchia classificazione) secondo lo standard IEC 60825-1 (vedi
A
LLEGATO
1
) vanno
valutate.
In alcuni casi, ad esempio nella lavorazione di materiali con sorgenti laser, possono essere prodotte
emissioni secondarie non coerenti, che devono essere valutate.
5.09 - Quali fonti sono utilizzabili per la valutazione del rischio ?
L’articolo 216 del DLgs.81/08 precisa che “
il datore di lavoro valuta e, quando necessario, misura
e/o calcola i livelli delle radiazioni ottiche a cui possono essere esposti i lavoratori….”
in
conformità alle norme CIE e CEN per quanto riguarda le radiazioni non coerenti e le norme IEC per
i laser.
Allo stato attuale i riferimenti per le misurazioni delle radiazioni ottiche non coerenti sono:
-
UNI EN 14255-1:2005 per gli UV;
-
UNI EN 14255-2:2006 per il visibile e l’infrarosso;
-
UNI EN 14255-4:2007 sulla terminologia e le grandezze da utilizzare per le misurazioni.
È anche utile ricordare la pubblicazioni ICNIRP “
Guidelines on limits of exposure to broad-band
incoherent optical radiation (0,38 to 3
µ
m)
” pubblicata su
Health Physics, September1997, Vol.73,
N.3
e scaricabile dal sito dell’ICNIRP:
I valori limite di esposizione (VLE) per le ROA non coerenti sono contenuti nell’Allegato XXXVII-
Parte I del DLgs.81/2008.
Altre norme che trattano la valutazione e la misura in ambiti specifici sono:
-
UNI EN 12198-1:2009 / UNI EN 12198-2:2009 / UNI EN 12198-3:2008 per le radiazioni
emesse dal macchinario;
-
CEI EN 62471:2009 per la valutazione della sicurezza fotobiologica delle lampade e dei
sistemi di lampade.
Allo stato attuale i riferimenti per le misurazioni delle radiazioni laser sono le norme CEI-EN
60825-1:2009 fascicolo 9891 (anche denominata “nuova classificazione”) e CEI-EN 60825-1
fascicolo 4405 R (anche denominata “vecchia classificazione”) .
I VLE per le ROA coerenti sono contenuti nell’Allegato XXXVII-Parte II del DLgs.81/2008.
Altre norme che trattano la valutazione e la misura in ambiti specifici sono: