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Persuasiva
Informativa
In definitiva ogni nostra “presentazione” avrà degli elementi di informazione, ossia vorremo
semplicemente comunicare ad altri dei dati in nostro possesso, ma anche una componente persuasiva,
quanto meno per far accettare l’idea che i dati da noi comunicati sono corretti.
Nella nostra interazione quotidiana, nella comunicazione, questi fattori diventano determinanti e prioritari,
soprattutto quando in mezzo c’è la scelta della nostra prossima destinazione delle ferie: mare o
montagna?
Perché ?
Quando si parla senza una profonda partecipazione d’amore,
quel che si dice non merita d’essere riferito
(Goethe)
La presentazione dei risultati di un qualsiasi lavoro è un aspetto talmente importante che sarebbe
opportuno dedicargli tutta l’attenzione possibile DURANTE il progetto, e non solo alla fine.
Il prodotto del nostro lavoro acquisisce un significato, diremmo assume un vero aspetto di “prodotto” solo
quando riusciamo a “venderlo” a qualcuno, “in quanto solo nel consumo il prodotto diviene un prodotto
effettivo” ; fino al momento in cui ciò non avviene, avremo solo perso tempo, e in realtà non avremo
“prodotto” proprio niente.
Ovviamente per “vendere” in questo contesto dobbiamo intendere una accezione molto ampia, che non
necessariamente preveda uno scambio monetario e/o economico: si “vende” anche una tesi alla
commissione giudicante, si “vende” la propria persona in un colloquio di lavoro, si “vendono” le nostre
preferenze quando convinciamo il coniuge a fare le vacanze in montagna invece che al mare.
Per far questo è necessario ricorrere a tecniche e metodologie specifiche, che vanno dalla retorica alla
psicologia, dall’oratoria al design, dalla psicologia della persuasione alla pragmatica della
comunicazione, dal marketing al project management.
E’ nostro dovere, dopo aver tanto lavorato, presentare, nel migliore dei modi e con la massima capacità
possibile, il frutto di tanta fatica: non farlo significherebbe tradire anche il lavoro di quanti hanno
collaborato con noi, e, se abbiamo lavorato bene, anche privare il mondo della positività che deriverebbe
dall’adozione del nostro prodotto.
E’ evidente che non si vuole qui esasperare ed esagerare l’importanza della presentazione finale rispetto a
tutto il resto del progetto: riteniamo imprescindibile che il lavoro sia preventivamente fatto e fatto bene, e
che non si cerchi di “vendere fumo”, come spesso invece avviene.
E’ abbastanza rilevante comprendere che non tutto può essere dimostrato attraverso affermazioni logiche
e dimostrazioni matematiche; a tale proposito è anche importante comprendere che affermazioni e
petizioni di principio possono essere condizionate dal passare del tempo; a questo proposito Perelman
(2005, pag. 273-274) riporta un esempio illuminante:
“Rileviamo che quel che è ragionevole o irragionevole in una società a un certo momento del suo sviluppo,
può cessare di esserlo in un altro ambiente o in un’altra epoca. Segnaliamo, a titolo di esempio, la
motivazione della Corte di Cassazione del Belgio, in una sentenza dell’ 11 novembre 1889, relativa
all’ammissibilità delle donne alla professione di avvocato.