Come preparare una presentazione di successo - page 88

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Si ai gadget, ma con misura: un eccesso può far pendere la bilancia a nostro sfavore, perché chi
riceve una borsa in pelle di coccodrillo si sentirebbe sicuramente in imbarazzo, quasi “costretto” a
rispondere a cotanta grazia, il che lo metterebbe probabilmente sulla difensiva,
Oramai sui gadget si è visto di tutto: è purtroppo necessario far spremere le meningi al fornitore per
trovare sempre un qualcosa di “novità”, che, pur essendo fondamentalmente un oggetto più o meno
inutile, possa avere una componente “ludica” che gratifica il partecipante (in fin dei conti siamo tutti,
anche se non lo vogliamo ammettere, dei bambini un po’ cresciuti)
Prima dell’evento è opportuno consegnare, in ogni caso, un blocco per appunti e una penna, perché
qualcuno potrebbe essersi dimenticato di arrivare fornito di tale materiale, ed è un gesto di cortesia
(oltre che di immagine) fornirlo.
Eventuale materiale di marketing non strettamente pertinente all’evento, come una presentazione
aziendale, (o dell’ente di appartenenza, Università, Centro di Ricerca o simili) può ovviamente essere
accluso al materiale relativo all’evento, ma con misura: caricare il nostro ascoltatore con 5 cm di
spessore di carta che molto probabilmente non verrà neanche sfogliata non è una buona operazione,
facendo supporre comunque uno spreco.
Ma il problema non è in questo ambito, dove, tutto sommato, è soprattutto una questione di “budget per il
gadget” (scusate il gioco di parole, ma era troppo “bello”); il problema è :
Consegnare una copia delle slide ? e se si, quando ?
Se abbiamo preparato del materiale visuale (slide) è bene darne copia prima o dopo la presentazione?
L’ovvia risposta è “dipende”; innanzi tutto dall’uso che di tale materiale deve essere fatto: se ci aspettiamo
che i nostri ascoltatori prendano appunti (ovviamente disponendo di un tavolo per poter scrivere) è ovvio
che avere la stampa del materiale gli permetterà di essere più organizzati e precisi, ma se abbiamo
preparato alcune “sorprese” nella presentazione, ovviamente andranno del tutto “spente” perché il
pubblico avrà modo di vederle prima.
Dare una copia della presentazione dopo la sua esecuzione è buona norma, salvo il raro caso in cui ci
possano essere dei materiali coperti da copyright o che non vogliamo, per analogo motivo, divulgare
eccessivamente.
Normalmente è opportuno consegnarla ma dichiarando, all’inizio della presentazione, che lo faremo al
termine in modo da evitare che qualcuno si perda nel “copiare” tutto quanto viene proiettato (addirittura
stenografando il testo…) e ovviamente perdendo tutto il discorso del presentatore.
Una soluzione ottimale, se stiamo preparando delle slide, è quella di stampare il formato “note del
presentatore”, dove nella parte note potremo aver ampliato il contenuto della slide con alcune frasi
(stavolta complete e anche commentate, con eventuali riferimenti bibliografici o numerici) che integrano
quanto scritto nella semplice slide (che, se è fatta bene, da sola è ben poco esplicativa).
Intervalli
Come abbiamo visto al paragrafo sulla “fisiologia”, è necessaria una certa attenzione anche ai generi di
conforto per il pubblico; assistere ad una o più presentazioni è comunque un lavoro “faticoso”, che
richiede un certo consumo di energie e quindi è nostro interesse “supportare” i presenti in modo che siano
al massimo delle loro possibilità di attenzione.
Per i lavori in aula (quando si tratta di un corso vero e proprio) è molto opportuno mettere a disposizione,
direttamente sui tavoli dei partecipanti e del relatore, acqua minerale (non gasata), caramelle e
cioccolatini fondenti; attenzione alla temperatura dell’acqua: è bene che sia “fresca”, in modo da
accentuarne la capacità di “dissetare”, ma assolutamente non fredda, altrimenti può provocare dei fastidi
gastrointestinali che disturberebbero sia il relatore che i partecipanti.
Senza voler fare un lavoro di prescrizione dietetica che ovviamente non è né possibile né opportuno,
trattandosi comunque dell’alimentazione limitata a una o poche giornate, possiamo però trarre una serie
di indicazioni pratiche per gli scopi che ci prefiggiamo.
Il “menù” dovrà prevedere, normalmente, un break al mattino, il lunch e, in alcuni casi in cui l’attività si
protragga oltre le 17:30, anche un break al pomeriggio.
COFFEE-BREAK (Durata: from 10 to 20 minutes)
Attenzione alla quantità: deve essere sufficiente ma non eccessiva.
Pasticceria minuta (mignon)
Tortine di frutta
Piccoli croissant vuoti o alla marmellata
Biscotteria secca semplice o con marmellata
Dolce (evitare la panna e in ogni caso cercando
quella meno ricca di grassi)
Cioccolatini “fondente” (meglio di no se in estate)
Focaccine (o schiacciata tagliata a piccoli pezzi)
Salato (evitare in ogni caso salse e/o grassi,
eventualmente farcitura con prosciutto crudo e/o Pizzette
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