D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 - page 661

LETTERE CIRCOLARI
D.lgs. 9 Aprile 2008, n. 81 - Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro - Appendice Normativa
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scelta di un parallelepipedo di riferimento definita come la superficie fittizia costituita dal più piccolo
parallelepipedo di forma rettangolare che racchiude la sorgente ed è delimitato dal piano riflettente;
scelta di un parallelepipedo di misura definito come il parallelepipedo rettangolare con i lati paralleli a quelli
del parallelepipedo di riferimento; in tal caso la distanza di misurazione, d, è pari alla distanza tra la superficie
di misurazione e il parallelepipedo di riferimento. Questa distanza d dovrebbe corrispondere ad uno dei
seguenti valori (in metri): 0,25, 0,5, 1, 2, 4, o 8. Le distanze di misurazione maggiori di 1 m possono essere
scelte per sorgenti di grandi dimensioni.
Suddividere le facce del parallelepipedo di misura mantenendo la proporzione ≤3 d secondo lo schema in
figura.
Figura raffigurante la divisione della superficie di misura in relazione alla distanza d.
Ciascun piano della superficie di misurazione deve essere considerato a sé stante e suddiviso in modo da
ottenere il più piccolo numero di aree rettangolari parziali di uguali dimensioni con una lunghezza massima
del lato pari a 3 d.
Le postazioni microfoniche si trovano nel centro e in ogni angolo di ciascuna area parziale [esclusi gli angoli
che intersecano il piano riflettente]. In questo modo si ottengono le postazioni microfoniche.
Le Misure del rumore di fondo devono essere rappresentative del clima acustico della zona.
Le postazioni microfoniche si trovano sulla superficie di misurazione, una superficie fittizia di area S che
racchiude la sorgente, i cui lati sono paralleli ai lati del parallelepipedo di riferimento e si trovano ad una
distanza d (distanza di misurazione) dal parallelepipedo.
Calcolo dell’area S della superficie di misurazione è data dalla formula seguente:
S=4(ab+bc+ca)
Dove:
a=0.5 l
1
+d
b=0.5 l
2
+d
c= l
3
+d
Dove l
1
, l
2
, l
3
sono rispettivamente la lunghezza, la larghezza e l’altezza del parallelepipedo di riferimento.
Per ottenere il livello di potenza sonora della macchina bisogna fare riferimento all’intera superficie di misura ed
ottenere i livelli L’.
L
pf
, definito come il livello di pressione sonora superficiale, dato dalla media energetica dei livelli equivalenti di
pressione sonora in corrispondenza di tutte le postazioni microfoniche sulla superficie di misurazione, viene
espresso in dB, e calcolato secondo la formula:
3)
L
pf
=L’ - K
1
- K
2
dove L’ è il livello medio di pressione sonora sulla superficie di misura,
K
1
è il fattore di correzione relativo al rumore residuo
K
2
è il fattore di correzione relativo alle riflessioni ambientali.
Il livello L’ si ottiene calcolando la media energetica dei livelli L
i
’ rilevati nei punti di misura
4)
L’=10log 1/N Σ10
0,1 L’
i
dove N è il numero dei rilievi.
Il fattore di correzione K
1
si riferisce al rumore residuo, ovvero al rumore rilevato a macchina disattivata: tale
rumore comprende tutte le sorgenti sonore esclusa quella in esame (comprende quindi anche il rumore elettrico
della linea di misura).
Il fattore K
1
, espresso in dB, è dato da
5)
K
1
= -10 log (1-10-0.1
ΔL’
)
dove ΔL’ è la differenza tra i livelli medi di pressione sonora sulla superficie di misura a macchina in funzione e a
macchina disattivata (entrambi calcolati tramite la relazione 4). Secondo la norma UNI EN ISO 3746, qualora ΔL’
sia superiore a 10 dB, si assume K
1
pari a zero; qualora ΔL’ sia inferiore a 3 dB, l’accuratezza della misura non
1...,651,652,653,654,655,656,657,658,659,660 662,663,664,665,666,667,668,669,670,671,...733
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