Linee di indirizzo - page 92

88
2.1.10. La valutazione degli interventi di prevenzione
La definizione di interventi per la prevenzione della mortalità e della morbilità associati
all’esposizione alle temperature estreme rappresenta oggi una priorità di sanità
pubblica.
L’implementazione delle attività di prevenzione deve tener conto di diversi elementi:
• efficacia dell’intervento
• applicabilità a livello locale (caratteristiche popolazione, organizzazione dei servizi)
• numero delle persone che può trarne beneficio (risorse limitate
interventi su
soggetti più a rischio tenendo presente il beneficio in termini di anni di vita
guadagnati e di disabilità evitata)
• fattibilità
• costi
Ad oggi, le prove disponibili sulla valutazione dell’efficacia degli interventi in atto sono
scarse e si basano su risultati di studi osservazionali, in particolare studi caso-
controllo. Una recente revisione sistematica sull’efficacia degli interventi di
prevenzione (Bassil 2010) ha messo in evidenza l’estrema eterogeneità degli studi sia
in termini di definizione dell’esposizione (non confrontabilità di ondate di calore
verificatesi in luoghi e periodi temporali diversi) che di definizione di “effectiveness”
degli interventi. Si tratta infatti di interventi complessi che includono diverse
componenti e che sono caratterizzati da una notevole eterogeneità a livello sia
geografico che temporale. Nella tabella 16 sono riportati i risultati degli studi sulla
valutazione di specifici interventi. Si tratta di studi di tipo osservazionale (Bargagli
2010, Semenza 1996) i cui risultati suggeriscono un’efficacia degli interventi
considerati ma che non possono essere considerati conclusivi a causa della bassa
numerosità della popolazione in studio e per il possibile effetto di confondenti e/o
modificatori d’effetto non misurati. Nello studio randomizzato controllato condotto a
Torino (Marinacci 2009) i risultati evidenziano una riduzione dei ricoveri ospedalieri
associati al caldo nella popolazione assegnata al gruppo d’intervento sperimentale
mentre non si evidenzia alcun effetto protettivo sulla mortalità. Le poche evidenze
disponibili sottolineano i limiti nella valutazione degli interventi di prevenzione
derivanti da una parte dalla difficoltà nella conduzione di studi randomizzati per motivi
etici e organizzativi e d’altra parte, nell’ambito degli studi osservazionali, dalla
complessità/variabilità degli interventi messi in atto, dalla confrontabilità
dell’esposizione e dal controllo del confondimento.
1...,82,83,84,85,86,87,88,89,90,91 93,94,95,96,97,98,99,100,101,102,...158
Powered by FlippingBook