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tuttavia, dipende da svariati fattori e, quindi, è sempre auspicabile una rivalutazione
nel tempo. Il campione salivare permette, inoltre, la valutazione del potere tampone,
che, se ridotto, contribuisce a incrementare il rischio.
Raccomandazione 1
Il rischio individuale di sviluppare lesioni cariose deve essere valutato attraverso
l’esperienza di carie, le abitudini alimentari e di igiene orale, la fluoroprofilassi e lo
stato di salute generale di ciascun individuo, oltre che attraverso lo stato socio-
economico della famiglia.
Forza della raccomandazione A
Grado dell’evidenza I
La quantificazione del rischio comporta la valutazione di una combinazione di fattori, tra
cui la microflora cariogena, la dieta, il livello di igiene orale, l’esposizione ai fluoruri, la
suscettibilità dell’ospite che interagiscono fra loro e con una varietà di fattori sociali,
culturali e comportamentali (Law & Seow, 2007; Naidoo & Myburgh, 2007; Selwitz
et al.
,
2007; Vadiakas, 2008; Poureslami & Van Amerongen, 2009; AAPD, 2011a).
Attualmente non ci sono singoli fattori di rischio di carie o combinazioni di fattori capaci di
fornire alti livelli di valori predittivi positivi e negativi.
Nelle tabelle 4 e 5 sono riportati alcuni fra i principali fattori di rischio nelle fasce di età 6
mesi-5 anni e oltre i 6 anni.
Tabella 4
Valutazione del rischio di carie in soggetti di età compresa tra 6 mesi e 5 anni
Fattori
Alto
rischio
Rischio
moderato
Basso
rischio
Biologici
Cattive condizioni orali materne
Basso stato socio-economico
Assunzione > 4/die fuori pasto di cibi o bevande dolci
Uso notturno del biberon con bevande dolci o latte
Disabilità psichica o fisica
Si
Si
Si
Si
Si
Protettivi
Corretta esposizione a composti fluorati
Buona igiene orale
Si
Si
Clinici
Presenza di
white spot
o difetti dello smalto
Presenza di almeno una lesione cariosa
Presenza di depositi di placca batterica
Si
Si
Si