Linee guida - page 12

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essere posta alle
white spot
(lesioni cariose in fase iniziale e possibili di
restitutio ad
integrum
) (Bretz & Rosa, 2011).
Sottoraccomandazione 1.2
L’assunzione di bevande e cibi contenenti carboidrati semplici è sconsigliata
fuori dai pasti principali; in particolare, l’uso del succhiotto edulcorato e l’uso
non nutrizionale del biberon contenente bevande zuccherine devono essere
fortemente sconsigliati.
Forza della raccomandazione A
Grado dell’evidenza I
a dieta, definita come l’insieme di cibi e bevande consumate abitualmente da un
soggetto, ha un effetto diretto sulla salute orale e sull’integrità dei tessuti duri, sul
pH e sulla composizione della saliva e della placca. La dieta svolge, infatti, un ruolo
eziologico di primo piano nella patogenesi della carie e delle erosioni dello smalto
(Harris
et al.
, 2012).
Gli zuccheri introdotti con la dieta, soprattutto il saccarosio (comune zucchero da
cucina), rappresentano uno dei più importanti fattori eziologici della carie dentale.
Un’assunzione superiore alle quattro volte al giorno di zuccheri estrinseci
(addizionati ad alimenti come dolciumi, bibite, biscotti, torte, succhi di frutta, miele)
porta a un aumento del rischio di carie dentale. Il controllo della frequenza di
assunzione degli zuccheri rappresenta, quindi, un fattore chiave per la prevenzione
della carie (Harris
et al.
, 2012).
Tali carboidrati sono spesso contenuti anche in alimenti e bevande non tipicamente
dolci, come snack salati di produzione industriale ed è, quindi, evidente che,
consigliando a un paziente un cambiamento del regime alimentare, devono essere
prese in considerazione tutte le possibili fonti di carboidrati (Campus
et al.
, 2007b;
Stephen
et al.
, 2012; Harris
et al.
, 2012).
I professionisti che si occupano di salute orale hanno un ruolo privilegiato nel fornire
ai pazienti e alle famiglie consigli dietetici utili non solo per la prevenzione delle
patologie orali. E’ stata riscontrata un associazione tra carie nei denti decidui (
Early
Childhood Caries - ECC
) e allattamento al seno, quando il latte è consumato
ad
libitum
, in frequenti assunzioni giornaliere e notturne e prolungate nel tempo. A
sostegno di questa correlazione, la letteratura non ha evidenziato risultati conclusivi
(Salone
et al.
, 2013). Inoltre, il consumo elevato e frequente di zuccheri
rappresenta un fattore di rischio per le malattie cardiache e il diabete. Anche in
quest’ottica, il cambiamento dietetico promosso dai professionisti della salute orale
dovrebbe includere l’incentivo a consumare maggiori quantità di verdura e frutta
(Harris
et al.
, 2012).
Sottoraccomandazione 1.3
Lo stato della salute orale di chi si occupa del bambino e lo stato socio-
economico della famiglia influiscono sul suo rischio di sviluppare lesioni
cariose.
Forza della raccomandazione A
Grado dell’evidenza II
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