D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 - page 715

DECRETI COLLEGATI
D.lgs. 9 Aprile 2008, n. 81 - Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro - Appendice Normativa
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2.7.2 Mezzi e dispositivi di salvataggio
La messa a disposizione di idonei equipaggiamenti di soccorso e rianimazione dipende dal tipo di emergenza cui si
deve far fronte e il personale deve essere addestrato al loro uso.
Si potrebbero rendere necessari tutti o alcuni dei seguenti presidi:
dispositivi di allarme sonoro portatili per avvisare le persone delle zone circostanti sulla necessità di
assistenza;
disponibilità di telefoni o radio per poter diramare l’allarme;
imbragatura di sicurezza;
dispositivi meccanici (ad esempio treppiede o attrezzatura similare) per recuperare la vittima;
fonte di aria per la ventilazione dell’ambiente confinato (ad es. un tubo collegato alla rete di aria compressa
del sito);
dispositivo di ventilazione (ventilatore esterno di aspirazione con tubazioni flessibili o similari);
erogatori di aria a pressione positiva o sistemi di erogazione dell’aria posti all’esterno o autorespiratori;
dispositivi di monitoraggio dell’ossigeno per la squadra di soccorso per controllare periodicamente le
condizioni all’interno dell’ambiente confinato;
kit di rianimazione
giubbotto immobilizzatore o immobilizzatori per arti;
telo di scorrimento in PVC;
barella per portare l’infortunato fuori dall’ambiente confinato o fino all’ambulanza.
2.7.3 Gestione dell’emergenza
Se una persona subisce un malessere o un collasso improvviso mentre lavora in un ambiente confinato, colui che
lo rinviene deve presumere che la sua stessa vita sia in pericolo se entra nell’ambiente per soccorrerlo.
La gestione dell’emergenza prevede il controllo di tre fasi fondamentali:
1) Fase di allarme
Se il lavoratore all’interno di un ambiente confinato avverte un malessere, perde i sensi o subisce un trauma, colui
che sovraintende deve dare immediato allarme chiamando la squadra di emergenza interna, qualora prevista.
Il sorvegliante non deve entrare nel luogo confinato senza prima organizzare l’intervento con altri soccorritori; ove
previsto e secondo la procedura aziendale, deve immediatamente avvisare i Vigili del Fuoco e il Servizio 118,
fornendo in particolare i seguenti elementi minimi:
nome dell’azienda;
l’indirizzo del luogo di lavoro da raggiungere;
il proprio nome e il numero di telefono da cui chiama;
la tipologia di incidente in corso;
il numero di lavoratori coinvolti.
Può risultare necessario, prima di attivare il soccorso, procedere all’arresto degli impianti collegati alla situazione di
emergenza che possano creare pericolo per gli operatori.
2) Fase di recupero
Le persone che eseguono il salvataggio devono indossare DPI adeguati al tipo di intervento; è fondamentale
essere provvisti di respiratori indipendenti dall’aria circostante o autorespiratori d’emergenza. Nel caso risulti
impossibile estrarre il lavoratore dall’ambiente confinato, è necessario fargli respirare aria pulita prelevata
dall’esterno del locale.
Va prestata particolare attenzione ai passi d’uomo verticali perché nelle fasi di salvataggio può risultare difficile
“estrarre” una persona non collaborante; pertanto le modalità di imbragatura dovranno evitare il basculamento del
corpo e garantire l’estrazione in posizione verticale dell’operatore infortunato.
3) Fase di trasporto
Una volta estratto l’infortunato dall’ambiente confinato, si procede al suo trasporto con l’utilizzo dei mezzi di
movimentazione opportuni. Nell’attesa dei soccorsi, in casi estremi di cessazione delle funzioni vitali, può essere
necessario ricorrere alla rianimazione cardiorespiratoria da parte di persone addestrate con apposito corso di
formazione sul Primo Soccorso, designate dal datore di lavoro ai sensi delle norme vigenti.
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