DECRETI COLLEGATI
D.lgs. 9 Aprile 2008, n. 81 - Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro - Appendice Normativa
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2.4 Rischio da sostanze pericolose o da carenza di ossigeno
Prima di eseguire i lavori e durante il loro svolgimento, è necessario verificare che nella cisterna (o in altro
ambiente confinato) ci sia una concentrazione di ossigeno adatta alla respirazione (21/%) e non vi siano
concentrazioni pericolose di agenti chimici asfissianti, tossici o infiammabili. Il monitoraggio dell’aria deve essere
effettuato a diversi livelli di altezza per tenere conto della differente stratificazione delle possibili sostanze
pericolose. Laddove possa esservi dubbio sulla pericolosità dell’atmosfera vanno adottate specifiche cautele.
Alcune condizioni di rischio possono esistere precedentemente all’inizio delle attività, altre possono
sopraggiungere durante l’esecuzione di alcuni lavori, quali ad esempio:
saldatura/taglio/brasatura;
uso di particolari sostanze (colle, solventi, vernici, prodotti per la pulizia, ecc.);
uso di attrezzature di lavoro (ad es. che producono inneschi);
perdite da tubazioni presenti negli stessi ambienti o negli spazi limitrofi.
Il
rischio di asfissia
(mancanza di ossigeno) si può avere a causa di scarso ricambio di aria e o per
inalazione/assorbimento di agenti chimici asfissianti tossici.
Ricorda che:
la normale concentrazione di ossigeno nell’aria ambiente è di circa il 21%;
tra il 19,5 e il 18% si hanno possibili difficoltà respiratorie;
al di sotto del 18%, l’atmosfera diventa non respirabile e può provocare problemi respiratori gravi;
tra il 12 e l’8% la respirazione diventa più veloce, si ha incapacità di intendere, incoscienza, nausea e
vomito;
tra l’8 e il 4%, la morte sopraggiunge in pochi minuti o secondi.