D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 - page 699

DECRETI COLLEGATI
D.lgs. 9 Aprile 2008, n. 81 - Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro - Appendice Normativa
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Art. 4 - Clausola di invarianza finanziaria
1. Dalla applicazione del presente regolamento non derivano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della
Repubblica italiana. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
DIREZIONE GENERALE PER L’ATTIVITÀ ISPETTIVA
Circolare n. 42 del 2010 del 09/12/2010
Oggetto: Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; lavori in ambienti sospetti di inquinamento.
Iniziative relative agli appalti aventi ad oggetto attività manutentive e di pulizia che espongono i
lavoratori al rischio di asfissia o di intossicazione dovuta ad esalazione di sostanze tossiche o
nocive.
Gli obblighi in materia di tutela della salute e sicurezza, connessi ai contratti d’appalto relativi a lavori in ambienti
sospetti di inquinamento, come dimostra la lunga serie di infortuni mortali verificatisi negli ultimi anni, sono in molti
casi disattesi, e pertanto si avverte l’esigenza di fornire indicazioni operative che consentano una uniforme
applicazione normativa e al contempo una maggiore attenzione da parte di tutti gli operatori nell’adempimento di
tali obblighi.
In particolare le carenze prevenzionistiche di maggiore rilievo attengono ad un mancato controllo e ad un’analitica
verifica dell’atmosfera in ambiente confinato riconducibile ad una assente o carente valutazione dei rischi, ad una
mancata adozione delle misure di prevenzione e protezione collettiva ed individuale, ad una carente
formazione/informazione dei lavoratori e ad una insufficiente gestione dell’emergenza.
Tale scenario evidenzia la forte esigenza di pianificare una specifica azione di monitoraggio e controllo degli appalti
di servizi aventi ad oggetto attività manutentive o di pulizia in aree confinate (silos, pozzi, cisterne, serbatoi,
impianti di depurazione, cunicoli, gallerie ecc.), appalti che maggiormente espongono al rischio in esame personale
di aziende non necessariamente preparato ad affrontare tali specifiche evenienze.
La individuazione degli interventi non può che presupporre - in piena coerenza con le previsioni del “testo unico” di
salute e sicurezza sul lavoro - un percorso che coinvolga le strutture centrali e periferiche delle Amministrazioni
pubbliche competenti in materia, le Regioni e le parti sociali, in modo da tener conto delle esigenze manifestate da
ognuno e giungere a iniziative condivise, che vengano disseminate nella migliore maniera possibile.
In tale contesto, la volontà del Ministero del lavoro e delle politiche sociali - condivisa dal coordinamento tecnico
interregionale - è quella di procedere, previa individuazione degli strumenti più idonei, a promuovere specifiche
iniziative di tutela.
Il 7 Ottobre 2010 nell’ambito dell’evento “Ambiente e Lavoro Convention” in Modena si è già tenuta una riunione
con le Regioni e con le parti sociali in ordine alle misure da adottare per contrastare gli infortuni, drammaticamente
ripetitivi, nei lavori in ambienti confinati.
Le parti sociali, nello scambio di opinioni successivo alla esposizione del tema, hanno tutte manifestato
indistintamente apprezzamento per l’iniziativa riconoscendo l’opportunità dell’intervento e hanno formulato
l’auspicio che si possa procedere in tempi rapidi. Eguale posizione è stata espressa dalle Regioni, le quali hanno
segnalato la esistenza di procedure di sicurezza già elaborate, per le lavorazioni in oggetto, da gruppi regionali e
dall’ISPESL proponendo di elaborare procedure di sicurezza idonee allo scopo partendo da quelle già esistenti e
sviluppandole in termini di ammodernamento e semplificazione. Inoltre, le medesime Regioni hanno espresso
disponibilità nei confronti della proposta di indirizzare parte delle attività di vigilanza al contrasto delle situazioni di
rischio, privilegiando la verifica di quei lavori, affidati in appalto, da effettuarsi in ambienti sospetti di inquinamento.
Le iniziative di vigilanza e controllo delle attività a rischio
Premesso quanto sopra questa Direzione generale, unitamente alla Direzione generale della tutela delle condizioni
di lavoro, d’intesa con il Coordinamento tecnico interregionale. ritiene pertanto necessario promuovere una
specifica azione finalizzata ad individuare, monitorare e controllare gli appalti di servizi aventi ad oggetto attività
manutentive o di pulizia su aree confinate (silos, pozzi, cisterne, serbatoi, impianti di depurazione, cunicoli e
gallerie ecc.), appalti che maggiormente espongono, al rischio in esame, personale non sempre preparato ad
affrontare tali specifiche evenienze.
Considerata l’urgenza di porre in essere interventi immediati, nelle more che tali iniziative vengano definite anche
dal Coordinamento tecnico interregionale, le Direzioni Provinciali del Lavoro provvederanno, con la massima
tempestività, ad elaborare specifici piani d’intervento, nelle realtà maggiormente interessate a tale problematiche,
effettuando un monitoraggio dei lavori in appalto di maggior rilevanza e potenzialmente più rischiosi presso le
aziende ove sia maggiormente ipotizzabile tale tipologia di rischio.
Le risultanze di tale monitoraggio andranno condivise, nell’ambito degli uffici operativi previsti dal D.P.C.M. 21
dicembre 2007, con gli organi di vigilanza territoriali ai fini della programmazione degli interventi ispettivi volti in
particolare alla verifica:
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