DECRETI ATTUATIVI
D.lgs. 9 Aprile 2008, n. 81 - Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro - Appendice Normativa
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Tabella 4.6* (MODIFICATA):
requisiti e standard acustici di luoghi di lavoro non industriali
Isolamento
facciata
Potere
fonoisola
nte
Caratteristiche
fonoassorbenti
Livello di
calpestio
Rumore
impianti
funz.
discontinuo
Rumore
impianti
funz.
continuo
Rumore
di fondo
Condizioni
espositive
SETTORE DSETTORE DI
ATTIVITA’
Tipologia d’uso del locale
D
2m,nT,w
(dB)
R’
W
/ D
(dB)
T
60
(s)
/
DL
2
(dB)
L
’nT,w
(dB)
L
ASmax
(dB)
L
Aeq
(dB)
L
Aeq
dB(A)
L
EX
o L
Aeq
dB(A)
PUBBLICO SPETTACOLO e ATTIVITA’ COMMERCIALI
- Alberghi
40
50 / 40 UNI 11690-1 p.3
(4)
63
35
35
45
65
- Ristoranti, bar, negozi
42
50 / 40 UNI 11690-1 p.3
(4)
55
35
35
45
70
- Discoteche
(5)
e simili
(6)
42
(7)
50 / 40 UNI 11690-1 p.3
(4)
55
35
35
45
65-75-80
(8)
Un altro riferimento, di carattere volontario e non cogente, è costituito dalla norma UNI 11367 - “Classificazione
acustica delle Unità Immobiliari procedure di valutazione e verifica in opera”; questa prevede la classificazione
acustica di una unità immobiliare, basata su misure effettuate al termine dell’opera, e potrebbe rappresentare il
punto di riferimento per una revisione del D.P.C.M. 05/12/1997.
*: Tratta dal Manuale di buona pratica Regioni-Ispesl “Metodologie e interventi tecnici per la riduzione del rumore
negli ambienti di lavoro”
Allegato 4: Principali esami specialistici nell’ambito dell’attività di sorveglianza sanitaria
AUDIOMETRIA TONALE
Va condotta da personale esperto (audiometristi, o specialisti in audiologia, ORL, medicina del lavoro) previa
valutazione obiettiva otoscopica, con audiometri dotati anche di audiometria ad alte frequenze, rispondenti alle
normative UNI EN ISO 60 645 1-3, UNI EN ISO 8253 serie 1-3, in cabine silenti che garantiscano la massima
attenuazione per banda di terzi d’ottava ai sensi della UNI EN ISO 717-1 e UNI EN ISO 11957.
Può essere sufficiente un’audiometria “di screening” con strumentazione di base solo nel caso di addetti allo
spettacolo non facenti parte delle maestranze artistiche.
Gli esami vanno schedulati secondo il programma di prove/spettacoli, così da essere eseguiti nel massimo rispetto
possibile del riposo acustico. Va annotato comunque il periodo di riposo acustico dall’ultima attività in suono
(spesso serale se non addirittura notturna). Va eseguito a condotti uditivi detersi da ogni traccia di cerume.
AUDIOMETRIA AD ALTE FREQUENZE (HF)
Testata in modo analogo all’audiometria tonale, richiede cuffie adeguate, può estendersi ai 16 KHz, meglio se ai 20
KHz. Può evidenziare iniziali perdite, con un loro rilievo di apprezzabilità in una popolazione che non limita il
proprio ascolto alle frequenze del parlato, come pure recuperi di perdite su frequenze più frequentemente
osservate (3-8 KHz). È descritta una perdita nelle HF nel 28% dei musicisti, pur se con soglie tonali 0,5-8 KHz di
grado 0 ([38]).
IMPEDENZOMETRIA
Indagine che documenta l’assorbimento da parte dell’orecchio medio - membrana timpanica, catena ossiculare...-
di parte dell’energia sonora trasmessa dall’esterno al recettore cocleare. L’impedenzometro permette di eseguire
alcuni test a questo scopo: i più comuni sono la timpanometria, per quanto riguarda lo studio dell’impedenza
timpanica, e lo studio dei riflessi stapediali, ovvero dell’attivazione di un sistema riflesso muscolare a proteggere il
recettore dall’impatto di energie sonore a livelli molto superiori - in genere almeno 50 decibel - a quelli di soglia.
LARINGOSCOPIA E LARINGOSTROBOSCOPIA
Per laringoscopia si intende la visualizzazione delle strutture laringee. Allo specchietto apposito ideato dal tenore
Garcia nella metà del XIX secolo, si sono poi affiancate metodiche più idonee, per fibre ottiche , flessibili per via
nasale o rigide per via orale. La velocità del movimento cordale, che in un soprano o in una voce bianca può
superare i 300 Hz, non permette però la visione diretta del movimento dell’onda mucosa cordale e quindi di
eventuali alterazioni di questa funzione. Dato che metodiche “ad alta velocità” o high speed imaging sono per ora
di costo elevato e diffusione limitata, si ricorre più comunemente alla metodica stroboscopica, che “rallenta” la
visualizzazione di questo movimento. In genere tale visualizzazione si correla a registrazione video, permettendo
così di ridurre il tempo di visita, aumentare la tollerabilità dell’esame a fronte di un netto miglioramento della
valutazione e soprattutto della possibilità di confronti nel tempo tra indagini archiviate.
OTOEMISSIONI
Lo studio per otoemissioni acustiche (specie per prodotti di distorsione DPOAE), ove ritenuto necessario, può
fornire dati indicativi sullo stato delle cellule ciliate esterne in soglie uditive con perdita media sugli acuti non
superiore ai 40dB, quindi supportare il dubbio di iniziale effetto dannoso della esposizione e conseguente
adeguamento, ove possibile, degli strumenti di protezione dal rischio ([38]).