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A livello di strutture di ricovero e cura
Le
residenze sanitarie assistenziali (RSA) e le altre strutture soggette ad
autorizzazione (DPR 14 gennaio 1997)
costituiscono un contesto di importanza
cruciale per l’assistenza della popolazione anziana più suscettibile. Per tali strutture è
opportuno pianificare le seguenti procedure organizzative di ordine generale:
-
definizione di un protocollo scritto in cui siano specificati gli interventi da
attivare in situazioni di emergenza (ondata di calore);
-
identificazione di un referente interno per il coordinamento delle procedure
previste dal protocollo;
-
implementazione di procedure di controllo che riguardano la gestione sia
della struttura (es. verifica impianti, sistemi di sicurezza/continuità,
approvvigionamento idrico) che del paziente (es. distribuzione e consumo
di cibi e bevande, somministrazione di liquidi per via parenterale, verifica
parametri principali dell’equilibrio idro-elettrolitico);
-
mantenimento dell’aria in condizioni ottimali di purezza, temperatura e
umidità relativa;
-
organizzazione di momenti formativi, rivolti a tutto il personale, sui rischi
per la salute associati all’esposizione al caldo e sui contenuti del protocollo
operativo.
Inoltre, nelle RSA, negli istituti di riabilitazione, nelle case di riposo e nelle altre
strutture che ospitano anziani è opportuno che, prima dell’inizio della stagione estiva,
siano definiti i rapporti con specialisti territoriali delle ASL per eventuali consulenze e
siano stabiliti collegamenti con le strutture sanitarie territoriali di emergenza (118) e i
reparti ospedalieri da attivare in caso di necessità (percorsi privilegiati).
Anche per le
strutture ospedaliere
è importante prevedere un protocollo operativo per
preparare tali strutture a fronteggiare adeguatamente eventuali situazioni di
emergenza (ondata di calore), garantendo un adeguato numero di posti letto nei
principali ospedali, per far fronte alla necessità di ricovero di persone anziane in
precario compenso cardiocircolatorio, ad esempio mediante la riattivazione di posti
letto o l’utilizzo prioritario dei posti letto di area medica (medicine, cardiologie,
neurologie, ecc) e rinviando i ricoveri programmati che non rispondono a criteri di
urgenza. Sono da prendere in considerazione anche altre iniziative di tipo
organizzativo, come: realizzazione a livello dei Pronto Soccorso di percorsi
assistenziali per persone con sospetti sintomi correlati al caldo e dimissioni