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dall’ospedale di persone anziane con il supporto di una organizzazione di “dimissione
protetta” a domicilio o trasferimento presso strutture socio sanitarie intermedie
climatizzate (RSA, o hospice).
Negli ospedali in cui è presente l’Unità Geriatrica per Acuti (UGA) è possibile formulare
un piano di cura personalizzato, attraverso l’applicazione della Valutazione
Multidimensionale Geriatrica (VMD) ed è possibile evitare ricoveri impropri quando è in
atto un’emergenza climatica. L’UGA redige protocolli e procedure di
collaborazione/integrazione con i servizi extra ospedalieri di assistenza continuativa
per i casi che necessitano di supporto sociosanitario alla dimissione o, nei casi in cui
manca il supporto familiare, è in grado di prevedere soluzioni alternative, ad esempio
dimissioni programmate o protette dall’ospedale per acuti, o dalle strutture
riabilitative o dalla RSA.
Nelle strutture ospedaliere è opportuno, inoltre, mettere in atto i seguenti interventi
strutturali:
interventi volti a migliorare la climatizzazione nei reparti dove sono ricoverati i
pazienti ad alto rischio (terapia intensiva, cardiologia, geriatria etc);
realizzazione di apposite zone climatizzate dedicate alla breve degenza (per le
dimissioni protette);
realizzazione nei PS di apposito locale di attesa climatizzato, riservato al
trattamento delle persone colte da un malore correlabile al caldo.
A livello di Comune
A livello comunale è opportuno considerare la possibilità di attivare durante i periodi
più caldi centri diurni integrati, come pure centri di aggregazione
per anziani dotati di
climatizzazione, iniziative in grado di offrire assistenza socio-sanitaria o occasioni di
maggiore integrazione sociale (es. soggiorni climatici, ecc) ed altri servizi dedicati agli
anziani, adeguatamente potenziati e pubblicizzati. Lo scopo principale è contrastare la
solitudine e l’isolamento, offrire opportunità di incontro e al tempo stesso prevenire
situazioni di rischio ed emarginazione che si creano più frequentemente nel periodo
estivo, soprattutto nei centri urbani.
Per la sorveglianza ed il sostegno delle persone anziane più fragili risulta
fondamentale il contributo del volontariato nella rete della comunità locale, in forma
associativa, ma anche attraverso la solidarietà di vicinato, o le forme di autoaiuto. Può
risultare utile formalizzare specifici progetti di collaborazione tra Comuni, ASL e