LETTERE CIRCOLARI
D.lgs. 9 Aprile 2008, n. 81 - Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro - Appendice Normativa
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sopra descritte, possono rientrare nelle attività “ESEDI”.
Da quanto su esposto si ritiene che le attività “ESEDI
”
riportate nel
possano essere svolte anche da
meccanici, idraulici, lattonieri, elettricisti, muratori e operatori, che si trovino nella condizione di svolgere attività con
materiali contenenti amianto (MCA) come previsto dal
del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. e che abbiano
ricevuto una formazione sufficiente ed adeguata, a intervalli regolari secondo il dettato normativo previsto dall
.Lgs. 81/08 e s.m.i..
Si ritiene utile sottolineare che, in ogni caso, durante l’effettuazione delle attività “ESEDI”, dovrà essere assicurato
il rispetto delle misure igieniche del
del D.Lgs 81/08 e s.m.i. con particolare riguardo ai Dispositivi di
Protezione Individuale (D.P.I.) delle vie respiratorie, che dovranno avere un fattore di protezione operativo non
inferiore a 30.
ALLEGATO 1: ELENCO ATTIVITÀ
“
ESEDI”
a) Brevi attività non continuative di manutenzione durante le quali il lavoro viene effettuato solo su
materiali non friabili:
1) interventi di manutenzione riguardanti il fissaggio di lastre in MCA compatto in buono stato di conservazione
senza intervento traumatico sulle stesse;
2) riparazione di una superficie ridotta (massimo di 10 m
2
) di lastre o mattonelle in vinil-amianto mediante
applicazione di collanti, impregnanti, sigillanti o con limitati riporti di guaine ricoprenti, o prodotti similari;
3) applicazione di prodotti inertizzanti in elementi di impianto contenenti MCA non friabile in buone condizioni (ad
es. rivestimenti di tubature);
4) spostamento non traumatico di lastre di MCA compatto non degradate abbandonate a terra, previo
trattamento incapsulante;
5) interventi conseguenti alla necessità di ripristinare la funzionalità, limitatamente a superfici ridotte (massimo di
10 m
2
), di coperture o pannellature in MCA non friabile mediante lastre non contenenti amianto;
6) interventi di manutenzione a parti di impianto (ad eccezione degli impianti frenanti), attrezzature, macchine,
motori, ecc., contenenti MCA non friabile, senza azione diretta su MCA;
7) attività di conservazione dell
’
incapsulamento con ripristino del ricoprente;
8) inserimento, all’interno di canne fumarie in MCA non friabile, di tratti a sezione inferiore senza usura o
rimozione di materiale;
9) interventi di emergenza per rottura, su condotte idriche solo finalizzati al ripristino del flusso e che non
necessitino l’impiego di attrezzature da taglio con asportazione di truciolo,
b) Rimozione senza deterioramento di materiali non degradati in cui le fibre di amianto sono fermamente
legate ad una matrice:
1) rimozione di vasche e cassoni per acqua, qualora questi manufatti possano essere rimossi dalla loro sede
senza dover ricorrere a rotture degli stessi;
2) rimozione di una superficie limitata (massimo di 10 m
2
) di mattonelle in vinil-amianto, lastre poste
internamente ad edificio o manufatti simili in MCA non friabile, qualora questi manufatti possano essere
rimossi dalla loro sede senza dover ricorrere a rotture degli stessi;
3) raccolta di piccoli pezzi (in quantità non superiore all’equivalente di 10 m
2
) di MCA non friabile, caduto e
disperso a seguito di eventi improvvisi ed imprevisti, previo trattamento con incapsulante.
c) Incapsulamento e confinamento di materiali contenenti amianto che si trovano in buono stato:
1) interventi su MCA non friabile in buono stato di conservazione volti alla conservazione stessa del manufatto
e/o del materiale ed attuati senza trattamento preliminare;
2) messa in sicurezza di materiale frammentato (in quantità non superiore all’equivalente di 10 m
2
), con posa di
telo in materiale plastico (ad es. polietilene) sullo stesso e delimitazione dell’area, senza alcun intervento o
movimentazione del materiale stesso.
d)
Sorveglianza e controllo dell’aria e prelievo dei campioni ai fini dell’individuazione della presenza di
amianto in un determinato materiale:
1) campionamento ed analisi di campioni aerei o massivi ed attività di sopralluogo per accertare lo stato di
conservazione dei manufatti installati.
Gli elenchi sopra riportati potranno essere periodicamente aggiornati dalla Commissione Consultiva Permanente in
base all’evoluzione delle conoscenze.
Bibliografia
WORLD HEALTH ORGANIZATION (WHO). Air Quality Guidelines for Europe. WHO Regional Publications,
European Series, N.91. Regional Office for Europe, Copenhagen, 2000.