Decreto legislatico 81/2008 - page 50

Trattandosi di parametri interni, essi non sono misurabili sul lavoratore: possono essere valutati
tramite calcolo con modelli analitici (utili solo a fini qualitativi) o numerici.
Un’indicazione sulle metodologie di calcolo numerico che possono essere utilizzate nei vari
intervalli di frequenza e per diverse tipologie di sorgente viene fornita da alcuni standard
CENELEC. Ricordiamo tra i principali
:
1.
EN 50413 “Basic standard on measurement and calculation procedures for human exposure
to electric, magnetic and electromagnetic fields (0Hz – 300GHz)”
2.
EN 50420 “Basic standard for the evaluation of human exposure to electromagnetic fields
from a stand-alone broadcast transmitter”
3.
EN 50475 “Basic standard for the calculation and the measurement of human exposure to
electromagnetic fields from broadcasting service transmitters in the HF bands (3MHz –
30MHz)”
4.
EN 62226 “Esposizione ai campi elettrici e magnetici nell’intervallo delle frequenze basse e
intermedie – Metodi di calcolo della densità di corrente e del campo elettrico interno-indotti
nel corpo umano”:
Part 1: General aspects
Part 2-1: Exposure to magnetic fields – 2D models
Part 3-1: Exposure to electric fileds – 2D models
Dettagliate informazioni pratiche sono anche disponibili nella
"Guidances on occupational
exposure assessment - Numerical dosimetry
", redatta dall’Ispesl e disponibile sul sito del progetto
EMF-NET al link indicato al punto 4-8, della quale è in corso l’attività di traduzione in italiano che
sarà disponibile sul sito dell’Ispesl.
I modelli numerici permettono di rappresentare con maggiore dettaglio lo scenario espositivo, e
sono più adatti alle valutazioni per il confronto con i limiti. Essi utilizzano metodi di calcolo come il
metodo delle impedenze, l’FDTD (Finite Differences Time Domain), il MoM (Method of
Moments), modellizzando la propagazione del campo elettromagnetico all’interno del corpo, in
funzione delle caratteristiche morfologiche ed elettriche dei tessuti. Questo tipo di tecnica permette
di caratterizzare l’esposizione di un soggetto con un grado di precisione limitato da alcune
problematiche, relative prevalentemente alla disponibilità di modelli anatomico-digitali
dell’organismo umano (mancano modelli con posture complesse e caratteristiche morfologiche
particolari) e alle incertezze sulle caratteristiche dielettriche dei tessuti biologici (in particolare alle
frequenze più basse). L'utilizzo delle tecniche di calcolo numerico può risultare indispensabile in
particolari scenari espositivi, come esposizioni fortemente localizzate o disuniformi in stretta
prossimità della sorgente (come nel caso dei telefoni cellulari), specialmente ai fini della verifica
del rispetto dei limiti di esposizione per il SAR locale.
Va anche detto che l'utilizzo delle tecniche di calcolo numerico è ad oggi appannaggio pressoché
esclusivo di centri ricerca altamente specializzati e trova applicazione elettiva ai fini della
standardizzazione dei prodotti. Non è ancora pensabile l’utilizzo estensivo di detto strumento da
parte di tutti i datori di lavoro, soprattutto per le piccole e medie imprese.
4.19 - Alla luce delle indicazioni del Capo IV, Titolo VIII, DLgs.81/2008 come deve essere
strutturata e che cosa deve riportare la Relazione Tecnica ?
Si fornisce di seguito uno schema di riferimento per la stesura della Relazione Tecnica nel rispetto
delle indicazioni previste dalle norme CEI 211-6 e 211-7 e dallo standard EN 50499.
1-Premessa
Obiettivo della valutazione
Luogo e data della valutazione
Caratterizzazione del luogo di lavoro con individuazione degli apparati in grado di
emettere campi elettromagnetici e delle posizioni di lavoro (layout)
1...,40,41,42,43,44,45,46,47,48,49 51,52,53,54,55,56,57,58,59,60,...101
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