•
Definizione delle principali caratteristiche delle sorgenti di campo e in particolare potenza
e frequenza di emissione
•
Lista degli eventuali standard riferibili agli apparati
•
Eventuale dimostrazione di giustificazione dell’apparato.
1.1 - Nel caso siano effettuate misurazioni:
•
Descrizione delle condizioni di utilizzo dell’apparato: processo di lavoro, tempi di
esposizione, posizione del lavoratore rispetto all’apparato durante le fasi che comportano
esposizione ai CEM
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Caratteristiche della strumentazione di misura e riferimenti dell’ultima taratura;
•
Posizioni di misura
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Condizioni della sorgente durante la misura. Le misure devono essere effettuate nelle
condizioni di utilizzo della macchina più sfavorevoli tra quelle operative, e laddove ciò non
sia possibile nelle diverse modalità operative. In ogni caso le condizioni in cui sono state
prese le misure (posizione dell’operatore, posizione degli altri lavoratori oltre l’operatore,
tempo speso nelle postazioni, operazioni, manutenzione e riparazione a distanze dalle
sorgenti inferiori a quelle raccomandate dalle istruzioni delle ditte fabbricanti, ecc.) devono
essere descritte con il massimo dettaglio.
•
Durata delle misure
1.2 - Nel caso vengano effettuate valutazioni tramite calcolo:
•
Software e data-base anatomico utilizzato
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Condizioni della sorgente nella modellizzazione
2-Risultati delle misure/dei calcoli
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Valori misurati
e/o
calcolati
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Incertezza
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Indicazione della natura della grandezza misurata o calcolata (valore di picco/rms, media
spaziale/temporale, ecc.
In relazione al tipo di sorgente ed alla utilizzazione dei risultati, può essere opportuno
elaborare questi ultimi in modo da poterli presentare in termini di:
•
Andamenti temporali dei valori globali a banda larga in funzione del tempo e/o della
distanza dalla sorgente;
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Spettri di frequenza;
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Risultati di analisi puntuali in ambienti/locali particolari (nei pressi di hot spots, feeders,
commutatori, ambienti chiusi, ecc.)
3-Conclusioni con indicazione delle misure di prevenzione e protezione
Sono qui da riportare i livelli di rischio identificati (si raccomanda di indicare i dati di
esposizione individuali) e gli interventi suggeriti (strutturali e/o procedurali) nonché la
descrizione della segnaletica da apporre nei vari ambienti.
Il Documento redatto a conclusione della valutazione del rischio sulla base della Relazione
Tecnica deve essere datato e contenere quanto indicato all’art.28 comma 2 ed in particolare il
piano delle azioni per la riduzione del rischio.
4.20 - Da quali livelli di esposizione far partire la informazione / formazione ?
Si raccomanda di attivare l’informazione / formazione (obbligo già vigente e sanzionabile ai sensi
dell’art.184), per quei lavoratori che possono risultare esposti a livelli superiori a quelli
raccomandati per il pubblico, e in ogni caso in relazione all'utilizzo di attrezzature potenzialmente
in grado di produrre interferenze elettromagnetiche su dispositivi medici impiantati (vedi anche
punto
4.21
).