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interrompersi per accendere l’apparecchio (che magari ha un telecomando che non conosciamo)
è un ottimo metodo per perdere l’attenzione dei nostri ascoltatori.
•
E’ preferibile che sia più fresco piuttosto che caldo; il caldo (soprattutto se umido) tende ad
intorpidire le persone e a diminuirne l’attenzione; ovviamente si intende fresco, e non freddo:
anche doversi sfregare le mani gelate o muovere le dita dei piedi non favorisce la concentrazione.
•
Il getto d’aria fredda (o calda, se siamo d’inverno) non deve colpire direttamente il presentatore
(perché altrimenti rischia un malanno o una faringite) ma neanche il pubblico (che altrimenti
reagirebbe con spostamenti e movimenti di insofferenza, o cercando di “cambiare posto”).
Per quanto riguarda l’aerazione è bene ricordarsi che un gruppo di persone che vivono, respirano,
parlano, si muovono in un ambiente chiuso consumano ossigeno; soprattutto se l’impianto di
condizionamento non prevede uno “scambio” di aria con l’esterno (il che avviene per tutti gli impianti tipo
“fan-coil” o simili, senza bocchette di aerazione nel soffitto, per intenderci) è necessario approfittare dei
break per “cambiare aria” nella sala (ovviamente prestando attenzione alla temperatura esterna, se troppo
rigida o troppo calda il “cambio di aria” deve essere limitato a pochi minuti, per non alterare troppo il
microclima della sala stessa).
Disturbi
E’ appena il caso di sottolineare il fatto che distrazioni e disturbi sono deleteri per una efficace
presentazione; le possibili fonti sono numerose, ma vale la pena di fare un elenco, per quanto non
esaustivo, delle possibili fonti che possiamo mettere sotto controllo:
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il telefono cellulare del presentatore: è indispensabile spegnerlo, o, se proprio non se ne può fare
a meno, affidarlo a un collega “fuori” dalla sala, oppure metterlo in “silenzioso” (per quanto un
cellulare che vibra nella propria tasca rappresenta comunque un elemento di disturbo, anche se
limitato al presentatore)
•
I cellulari del pubblico: ci si può fare poco (uno che non lo spegne neanche sotto minaccia di
fucilazione lo si trova sempre) però si può almeno all’inizio, mostrare platealmente che si sta
spegnendo il proprio e chiedere gentilmente ai presenti di fare altrettanto per “favorire la
concentrazione”.
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Telefono: spesso le sale riunioni sono dotate di un telefono per avvisi e chiamate urgenti; è
necessario mettersi d’accordo con il centralino per farsi passare solo le chiamate “di vita o di
morte”, e non tutte quelle che arrivano da un più o meno importante dirigente; se possibile, e
sicuramente se nella sala ci sono più di una ventina di persone, è necessario staccare del tutto
l’apparecchio.
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Musiche di sottofondo tipo impianti di filodiffusione e simili (frequenti negli alberghi, soprattutto se
in location di tipo “vacanziero”): si deve chiedere di azzerare il volume nella sala della
presentazione; può essere utile avere tale sottofondo prima dell’inizio e durante i break (riempie il
“vuoto”), però si dovranno avere i relativi comandi a portata di mano.
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Rumori del traffico e/o di lavori in corso all’esterno; spesso non c’è molto da fare: di questi rumori
ci si deve rendere conto al momento della scelta della location; talvolta è possibile attenuarli
grazie a finestre opportune e tende di grosso spessore.
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Porta aperta: la porta della sala deve chiudersi al momento in cui andiamo ad iniziare una
presentazione, altrimenti i rumori e le conversazioni che normalmente si svolgono all’esterno
saranno una notevole fonte di disturbo
Anche le finestre, soprattutto se danno su un paesaggio affascinante o molto movimentato, è bene che
siano schermate da opportune tende (importanti come vedremo anche per l’illuminazione); se ci sono
delle piante, è bene che siano di tipo “sempreverde”, senza fiori vistosi, e posizionate sui lati della sala o in
fondo, quindi non sul lato del presentatore; identico discorso per eventuali quadri o stampe alle pareti;
innanzitutto è bene che siano neutri, senza colori vivaci o connotazioni particolari (es. evitare foto di
squadre sportive che possano innescare discussioni sul tifo, o di avvenimenti politici o storici che possano
essere in qualche misura controversi).
Equipaggiamento
Microfono
Il microfono, purtroppo o fortunatamente, è indispensabile solo se si verificano due casi concomitanti: sala
troppo grande e voce insufficiente. Come abbiamo esaminato nella fase di “actio”, è possibile, con un po’
di studio e di allenamento, rendere maggiormente efficace la propria voce, in modo da poter evitare, se
non nei casi più “impossibili”, il ricorso al microfono.
Il microfono ha diversi difetti, tra i quali è bene ricordare: