Come preparare una presentazione di successo - page 69

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2. L’abito deve essere comodo
attenzione a non indossare abiti troppo stretti (possono rendere più difficoltosa la respirazione) e peggio
ancora le scarpe: possono diventare uno strumento di tortura se si deve stare in piedi per qualche tempo.
attenzione ad abiti che possono provocare pruriti (lana e simili) perché saremo sotto lo sguardo di tutti, e
grattarsi non è socialmente molto apprezzato.
attenzione alla temperatura: spesso, purtroppo, nelle sale da presentazione la temperatura è sopra la
media, e il presentatore, vuoi anche per il normale nervosismo e impegno, ha la tendenza a sudare:
meglio quindi un abito più leggero che uno più pesante, in ogni caso.
3. L’abito non deve essere appariscente
colori eccessivamente sgargianti, scollature profonde, gonne ridottissime, calze a rete, tacchi alti, cravatte
a colori e disegni vivaci, etc.: il rischio è che l’attenzione sia attratta troppo dalla nostra persona, e che il
messaggio si perda; se un interlocutore è distratto dalla scollatura, probabilmente pensa a tutt’altro e non
ascolta il messaggio.
Identico discorso vale per status symbol, accessori di qualsiasi genere (spille, fazzoletti, fermacravatte)
troppo vistosi, pesanti collane d’oro, fasci di braccialetti che faranno rumore nel nostro gesticolare, orologi
molto vistosi e troppo grandi; il pubblico sarà distratto e/o influenzato da tali “dettagli” e potrebbe perdere
parte del nostro discorso.
se ci accorgiamo che il nostro abbigliamento è sconveniente o troppo vistoso (e lo percepiamo dalle
reazioni e dagli “sguardi a raggi-x” del pubblico) probabilmente avremo una reazione di nervosismo, a
tutto scapito della qualità della presentazione.
In definitiva quale abbigliamento preferire ? difficile generalizzare, ma una indicazione di massima
potrebbe essere (moda permettendo):
UOMO: abito spezzato, colori tenui (blu, grigio scuro, marrone scuro), camicia chiara in tinta
unita (evitare il bianco, troppo “luminoso”, meglio il grigio perla o l’azzurro), cravatta in tinta
unita, non troppo vistosa (rosso scuro, blu, grigia), scarpe comode nere o marroni.
DONNA: tailleur in tinta pastello o grigio, gonna sotto il ginocchio o meglio pantalone largo
(comodo), pochi gioielli non vistosi (si il giro di perle piccole, no la collana di grandi cristalli
Swarowsky) e non rumorosi (in particolare i braccialetti: il tintinnio di una decina di braccialetti
metallici mentre agitiamo le mani non è un buon sottofondo musicale).
In ogni caso, al solito, il consiglio è comunque di essere “noi stessi”; se con un abbigliamento non ci
sentiamo a nostro agio, probabilmente questo verrà percepito; meglio trasmettere sicurezza in Blue Jeans
che insicurezza in Smoking.
Ultima raccomandazione (ripetuta): occhio a cerniere lampo, bottoni e altro: prima di “andare in scena”
prendere la buona abitudine di fare un ultimo controllo che tutto sia a posto, e se per caso durante la
presentazione ci accorgiamo di qualcosa che non va (cerniera abbassata, scollatura eccessiva a causa di
un bottone maligno) la cosa migliore che possiamo fare è sistemare la cosa nel modo più semplice e
meno appariscente possibile, senza neanche chiedere scusa: se per caso qualcuno non se ne è accorto,
meglio non attirare l’attenzione e continuare con il nostro discorso.
Stile
Dopo una lunga serie di punti di “attenzione”, di raccomandazioni, di aspetti da controllare ed
eventualmente migliorare, come possiamo ammettere che esistono decine di “modi” di presentare, di
“interpretare” il ruolo del presentatore (basti pensare ai vari personaggi della TV…) tutti diversi uno
dall’altro ?
Semplicemente perché esistono innumerevoli “stili”, di “modi di essere”, ognuno dei quali ha pregi e difetti
e può essere più o meno “adatto” in varie situazioni e circostanze.
Possiamo tracciare (Lee, 2002) uno specchio riepilogativo (per quanto non esaustivo) dei vari stili, in modo
da evidenziarne i lati migliori e i possibili rischi:
Stile
Quando serve e/o è positivo
Rischi
Vivace, animato
Intrattenere il pubblico
Può apparire incongruo quando dobbiamo
trasmettere contenuti seri.
Disinvolto, informale
Mette le persone a proprio agio, ottimo
per presentazioni molto interattive
Non funziona bene con persone che non
vogliono stabilire un immediato rapporto
confidenziale, appare poco professionale
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