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Oppure le immancabili “smile” ormai disponibili in tutte le salse:
Potrebbe essere “divertente”, ad esempio, in un corso sulle tecniche di vendita, alla parte “il bravo
venditore è tenace e non si arrende alle prime difficoltà” inserire una smile come:
Un capitolo a parte meriterebbe l’uso delle fotografie, che presentano difficoltà notevoli per chi non fa
della grafica e del design la sua professione principale.
Una foto, normalmente, ha “troppi” dettagli per essere positivamente utilizzata in un contesto di
presentazione, salvo il caso in cui sia reso necessario proprio dall’argomento; in ogni caso proiettare una
foto significa inviare un numero di “messaggi” notevole, quindi sarà necessario dare al pubblico tutto il
tempo di “assorbirli” prima di iniziare a parlare, e poi si dovrà fare un grosso lavoro didascalico per far
individuare gli elementi significativi.
Spesso è preferibile utilizzare foto in bianco/nero, oppure immagini con colori “falsati” (questo è uno
standard, ad esempio, per le immagini in ambito medico, dove, dopo aver mostrato ad esempio una
sezione microscopica di tessuto “al naturale” se ne mostra una con colori “alterati” per evidenziare gli
elementi rilevanti e procedere con la “presentazione”).
In genere, per presentazioni non specifiche, meglio evitarle; anche rimanendo nel campo delle clip-art, è
bene cercare quelle più semplici, con pochi colori, e assolutamente NON ANIMATE!
Perché non animate? perché un qualsiasi elemento sulla slide che si muova, un cagnolino che salta, una
lampadina che si accende o si spegne, una persona che spinge un carrettino, qualsiasi cosa sia, attirerà
l’attenzione del pubblico, che ci rimarrà “attaccato” come una falena ad una lampada per un tempo
sufficiente a “perdersi” alcune delle nostre frasi; se l’elemento che si muove non è assolutamente
indispensabile, è bene evitarlo.
a)
Senso. La clipart deve essere sensata e coerente con il contenuto sia della slide che della
presentazione in genere; non si può mettere un disegnino di una persona o di una vettura in
una presentazione che ha tutt’altro argomento, quasi fine a se stessa. Dobbiamo sempre aver
presente che una immagine attira molto l’attenzione, quindi se l’immagine non è coerente con
quanto dobbiamo dire è molto probabile che il pubblico sia disorientato, o cerchi una
“coerenza” che non esiste (perdendo comunque l’attenzione) oppure, peggio, dia un
significato del tutto errato e fuorviante rispetto a quanto noi stiamo dicendo.
b)
Equilibrio. La clipart deve essere messa in una posizione “non dominante”, a meno che non
sia essa stessa l’aspetto principale della slide; una clipart deve “arricchire” una slide, ma non
deve dominarla; a questo proposito è bene ricordare che se la clipart comprende una figura
umana riconoscibile (in particolare con il volto dettagliato) il primo sguardo del pubblico