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interporre effetti di transizione che sono solo inutili. In ogni caso, per gli “artisti” che pensano di non
poterne fare a meno, anche in questo caso la collezione di possibili scelte è piuttosto vasta:
A comparsa
Da destra, da sinistra, dall’alto, dal basso
Copri
Da destra verso il basso, da destra verso l’alto, da sinistra verso il basso, da
sinistra verso l’alto, verso destra, verso il basso, verso l’alto, verso sinistra
Cuneo
Dissolvenza
Dividi
Con apertura orizzontale, con apertura verticale, con chiusura orizzontale,
con chiusura verticale
Fasce
Orizzontali, verticali
Figura
Cerchio, più, rombo
Notiziario
Rettangolo
A compressione, a espansione
Scacchi
Da sinistra, dall’alto
Scopri
Da destra verso il basso, da destra verso l’alto, da sinistra verso il basso, da
sinistra verso l’alto, verso destra, verso il basso, verso l’alto, verso sinistra
Scorrimento
Da destra, da sinistra, dall’alto, dal basso
Sfoglia
Da destra verso il basso, da destra verso l’alto, da sinistra verso il basso, da
sinistra verso l’alto,
Sfumato
Sfumato in nero
Spirale in senso
orario
1 raggio, 2 raggi, 3 raggi, 4 raggi, 8 raggi
Strisce
Orizzontali, verticali
Taglio netto
Taglio netto in nero
Veneziana
Orizzontale, verticale
Anche per questo aspetto, attenzione ai tempi! un’attesa anche di solo 1-2 secondi è intollerabile.
Effetti sonori
Poche parole, e tutte negative: normalmente gli effetti sonori non sono appropriati ad una presentazione,
meno che mai se inutili: sicuramente distraggono, e inserire un “campanellino” che suona ogni volta che si
cambia slide non ci farà guadagnare l’attenzione del pubblico, piuttosto qualche sorrisino di
compatimento. Riuscire a selezionare effetti sonori “adeguati”, inserirli in giusta “misura”, evitare di
scivolare nel ridicolo sarà quindi un impegno molto rilevante, che probabilmente sarebbe meglio destinare
ad altri aspetti.
Ovviamente eventuali inserti filmati (spezzoni di film celebri, sketch televisivi comici, spezzoni di
documentari scientifici) che siano necessari e/o coerenti con la nostra presentazione dovranno avere il
relativo sonoro, ma in questo caso le difficoltà aumentano, perché dovremo:
•
Verificare che il volume sia adeguato per essere ben compreso dalle ultime file, ma non fastidioso
nelle prime
•
Se c’è una musica in sottofondo alle parole controllare che le parole non vengano sovrastate dalla
musica stessa, eventualmente correggendo le varie tonalità con un programma di
“equalizzazione” per “aumentare” la presenza della voce umana
•
Verificare che non siano riprodotti fruscii o disturbi causati da una scarsa qualità
•
Verificare che il computer sia sufficientemente potente (e non sovraccarico di programmi) per
riprodurre immagini e sonoro con un corretto effetto di continuità (evitando sbalzi, interruzioni,
singhiozzi).
Ma, tornando agli “effetti sonori”, perché i produttori di software li prevedono ? ma semplicemente perché
PowerPoint (ad esempio) non serve solo per preparare presentazioni da usare come supporto da parte di
un “presentatore” umano, ma anche per predisporre quelle che vengono chiamate “Rolling Demo”, una
sorta di presentazioni automatiche che vengono lasciate “girare” su uno o più schermi in occasione di
fiere, zona demo di convegni, aree commerciali e simili: in quel caso la mancanza di un presentatore ci
permetterà (o meglio, ci costringerà) a fare ampio uso di tali effetti proprio per “attirare l’attenzione”.