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(Montaigne)
Una prima considerazione è necessaria in merito al criterio di esposizione degli argomenti; in ogni
presentazione avremo degli aspetti più o meno importanti, più o meno rilevanti, più o meno “d’impatto”;
la scelta dell’ordine di presentazione può seguire diversi criteri e approcci, ma in generale possiamo
riferirci ad alcune regole generali:
1.
gli argomenti presentati per primi avranno il maggiore impatto, saranno quelli che
“cattureranno l’attenzione”, che indurranno il nostro uditorio a prestare orecchio a
quanto stiamo per dire
2.
gli argomenti conclusivi avranno la maggiore probabilità di essere ricordati.
Ovviamente, quindi, l’ordine
di presentazione dovrà essere
calibrato in funzione di questi
principi; un criterio adottato
(detto “nestoriano”) prevede
di selezionare per primi gli
argomenti di “intriganti”, di
lasciare
al
centro
dell’esposizione gli elementi
di minore interesse e di
concludere con quelli che
vogliamo siano memorizzati e
che diamo i massimi sviluppi
nell’attività
del
nostro
uditorio.
Dalla didattica ricaviamo inoltre un elenco di possibili approcci da utilizzare in base al tipo di
presentazione e di uditorio:
1.
Deduttivo
2.
Induttivo
3.
Storico-temporale
4.
Per problemi
5.
Dal punto di vista di…
6.
Vantaggi / Svantaggi
7.
Top-down (o “ricorsivo”)
Ognuno di essi ha una specifica utilità, e non è detto, in una presentazione particolarmente lunga e
complessa, di non doverne usare in sequenza più d’uno, anche per dare varietà e ricchezza alla nostra
esposizione.
Modello ”Deduttivo”
La sequenza deduttiva è quella considerata “classica” nella teoria della formazione, ossia quella che
tradizionalmente, storicamente, è stata la prima a essere formalizzata in quella che oggi viene chiamata
anche “lezione magistrale”. La
sequenza logica (Castagna, 1998)
prevede:
1.
Presentazione dei
principi generali
attinenti la materia
oggetto
della
presentazione
2.
Esame dei singoli
punti in cui i
principi generali
possono
essere
scomposti,
loro
commento e loro
analisi
Premessa
Principi generali
Sviluppo argomenti
Conseguenze pratiche/esempi
Modello “DEDUTTIVO”
•Trasmettere
definizioni
•Approfondimenti
per addetti
•Dare informazioni
in breve tempo
•Veicolare la
sensazione di
competenza del
presentatore
“Crescendo”
“Calando”
“Nestoriano”