Come preparare una presentazione di successo - page 29

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3.
Come preparare le slide
Una presentazione potrebbe essere sostenuta anche solo con l’aspetto verbale, se riteniamo che il
contenuto sia talmente convincente e chiaro da non avere bisogno di ulteriori approfondimenti.
Negli ultimi anni è però ormai “uso e costume” supportare ogni e qualsiasi presentazione con un
accompagnamento di “slide”, talvolta integrate con filmati, immagini, e quanto altro la grafica ci mette a
disposizione.
E’ pertanto ormai “normale” predisporre, per una presentazione, anche un supporto visivo per
accompagnare la nostra esposizione, ma dovremmo, in ogni caso, tenere presente una serie di
suggerimenti basilari:
1.
Le slide devono “accompagnare” la presentazione, e non sostituirsi ad essa; l’attenzione del
pubblico dovrebbe essere sempre centrata sul presentatore.
2.
Le slide devono essere “coerenti” con il messaggio che si vuole passare nella presentazione
3.
Le slide devono essere numericamente sufficienti ma non troppe.
4.
I filmati, quando presenti, devono avere una durata “breve”, entro i due - tre minuti ciascuno.
Di queste, la regola principe è:
E’ il PRESENTATORE che deve parlare, NON le Slide !
I vari aspetti complessivi devono essere curati, soprattutto cercando di ottenere un effetto di insieme che sia
“elegante” e “coerente” con il messaggio; cosa sia l’eleganza, però, è difficile dire: “elegance is an
attitude”, secondo Oscar Wilde.
Tentando di tradurre “eleganza” in termini più pratici potremmo dire:
1.
equilibrio
2.
coerenza
3.
armonia di forme
4.
armonia di colori
5.
sobrietà
Sistemazione del Testo
La legge 7 ± 2
Una delle motivazioni che deve spingere l’autore a scrivere “poco” in una slide va ricercata nelle modalità
con cui la mente umana elabora le informazioni.
La modalità di elaborazione sembra seguire questo percorso: la mente
1.
legge le informazioni e le memorizza in una “memoria immediata”
2.
decide che deve ricordarle
3.
le “sposta” temporaneamente nella “memoria a breve termine”
4.
le memorizza, in modo definitivo, nella “memoria a lungo termine”
Perché le informazioni passino da una memoria all’altra è necessario che avvenga un passaggio di
“comprensione” dell’informazione e di “collegamento” con le altre informazioni presenti nella memoria a
lungo termine.
Memoria immediata
Memoria a breve termine
Memoria a lungo termine
Nella “memoria immediata” le informazioni possono rimanere al massimo 3 secondi; nella “memoria a
breve termine” le medesime informazioni permangono per un massimo di 30 secondi; una volta che il
processo di comprensione e connessione con le informazioni già note è avvenuto e le informazioni sono
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