DECRETI ATTUATIVI
D.lgs. 9 Aprile 2008, n. 81 - Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro - Appendice Normativa
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La particolarità dei settori della musica e dell’intrattenimento deriva dal fatto che, spesso, sono o si considerano
elementi essenziali dello spettacolo livelli sonori elevati ed effetti speciali rumorosi. Il
del
del
D.Lgs. 81/2008 stabilisce le prescrizioni minime per la tutela dei lavoratori in relazione ai rischi per la loro salute e
sicurezza derivanti dall’esposizione a rumore durante il lavoro o che da essa possono derivare.
Nel
viene riportato il campo di applicazione delle presenti Linee guida. Nel
vengono date
indicazioni sulle modalità di valutazione del rischio. Le misure di prevenzione e protezione specifiche atte a ridurre i
livelli di esposizione al rumore sono illustrate nel
All’informazione e formazione dei lavoratori e alla
sorveglianza sanitaria sono dedicati, rispettivamente, i
Le figure professionali indicate nel
possono essere esposte in modo ripetuto e più o meno prolungato a
livelli sonori superiori ai livelli di azione previsti dal
del D.Lgs. 81/08. In particolare, per quanto riguarda la
musica, si possono fare le seguenti considerazioni:
le persone più direttamente esposte al suono della musica sono i musicisti stessi. Ad esempio, tipici livelli
di esposizione settimanale per gli orchestrali sono riportati in
livelli di esposizione analoghi si
riscontrano anche per i musicisti di altri generi musicali;
per tutti i musicisti occorre tenere conto del fatto che l’esposizione a rumore solitamente comprende anche
le varie fasi di studio e di prova propedeutiche alla rappresentazione al pubblico;
anche per quanto riguarda le attività che utilizzano impianti per la fonoriproduzione, come ad esempio le
discoteche, si possono riscontrare esposizioni del personale addetto superiori ai valori di azione previsti
dal
del D.Lgs. 81/08;
elevati livelli di pressione sonora della musica amplificata in genere sono desiderati e attesi dal pubblico; di
conseguenza, esposizioni al rumore, analoghe a quelle dei musicisti, sono state rilevate anche per il
personale di servizio quali ed esempio tecnici del suono e delle luci.
Per tutte le attività oggetto delle presenti Linee guida giova ricordare che è in vigore anche il D.P.C.M n. 215 del
16/4/1999, attuativo della Legge quadro sull’inquinamento acustico n. 447/95, che fissa i limiti di esposizione dei
frequentatori pari, rispettivamente, a 95 dB(A) di L
Aeq
e 102 dB(A) di L
ASmax
3
. Si osservi che questi livelli si
riferiscono a un’esposizione occasionale e non si possono applicare a esposizioni professionali.
Figura 1. Livello tipico di esposizione al rumore settimanale per orchestrali di diversi strumenti (Fonte: Linee guida europee [1])
Dal momento che queste Linee guida riguardano tutti gli operatori impegnati nel settore della musica e
dell’intrattenimento, e non solo i musicisti, è utile osservare la
che riporta livelli di rumore di alcune
attività legate alla musica reperiti in Letteratura.
Tabella 1-A. Livelli sonori di alcune attività legate alla musica
Tipologia di sorgente
Livello di pressione sonora ponderata A
Esercitazione normale al pianoforte a 1 m
60 ÷ 80 dB
Pianoforte fortissimo
92 ÷ 95 dB
Cantante a distanza di 1 m
80 ÷ 100 dB
Musica da camera in una sala di piccole dimensioni
75 ÷ 85 dB
Artista a centro palco concerto live
80 ÷ 100 dB
Batterista
90 ÷ 100 dB
Chitarra elettrica (amplificatore sul palco)
95 ÷ 100 dB
DJ
95 ÷ 105 dB
Personale di servizio sotto palco
100 ÷ 105 dB
Regia audio/video
80 ÷ 95 dB
3
L
ASmax
: livello di pressione sonora massimo ponderato A con costante di tempo “Slow”